Pictet AM: gli effetti dell'amministrazione Trump 2.0 sulle rinnovabili - PAROLA AL MERCATO
di Xavier Chollet* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 nov - Per mesi, le incertezze legate alle elezioni americane hanno gettato ombra non solo sul mercato, ma anche sulle decisioni delle singole aziende in materia di investimenti e acquisti. Dopo la vittoria di Trump e dei Repubblicani, gli investitori stanno ora metabolizzando l'impatto che la nuova amministrazione avra' sull'economia statunitense e sugli affari globali. Come previsto, c'e' stato un immediato sell-off sui titoli delle rinnovabili pure (ad esempio il solare americano); tuttavia, altri segmenti, come quelli dell'edilizia verde, delle tecnologie abilitanti e della produzione efficiente, dovrebbero invece beneficiare di un'economia statunitense potenzialmente piu' forte a prescindere dal clima politico.
In particolare, le reti e le centrali elettriche fanno parte delle infrastrutture essenziali degli Stati Uniti, che tendono quindi a godere di un sostegno bilaterale e sono pronte a registrare un aumento della spesa in investimenti (Capex) a fronte della crescente domanda di elettricita'. Per quanto riguarda le utilities, non prevediamo alcun impatto sugli utili, poiche' non ci aspettiamo modifiche retroattive della politica di remunerazione degli asset esistenti. E' inoltre importante ricordare che una potenziale riduzione dell'aliquota d'imposta sulle societa' sarebbe neutrale per le utility regolamentate negli Stati Uniti, in quanto qualsiasi variazione delle imposte viene trasferita ai clienti.
L'abrogazione dell'IRA e' possibile? Considerando il worst-case scenario, ovvero l'abrogazione totale dell'Inflation Reduction Act, il mercato ridurrebbe senza dubbio le aspettative sulle installazioni di nuovi progetti rinnovabili e sugli asset. Tuttavia, l'entita' dell'impatto varierebbe a seconda delle specifiche tecnologie. Sebbene questo sia lo scenario peggiore non e' pero' il piu' probabile: la maggior parte dei benefici derivanti dalle politiche di spesa per l'energia pulita e' andata agli Stati rossi e in bilico, dove molti leader repubblicani hanno dichiarato che sosterranno i progetti.
Sebbene il secondo mandato di Trump potrebbe vedere uno sforzo congiunto per ridurre l'agenda verde di Biden, per farlo sarebbe necessario che molti rappresentanti repubblicani rinunciassero ai benefici che ne derivano per le loro comunita'. Infine, un'eventuale abrogazione dell'IRA avrebbe un impatto significativo su quelle tecnologie che necessitano di sussidi per essere redditizie, come il solare residenziale o l'idrogeno verde. Per il resto delle rinnovabili, uno scenario di abrogazione totale potrebbe innescare un rallentamento che probabilmente si manifesterebbe con un reset delle aspettative a breve termine. A nostro avviso, i settori dell'eolico onshore e dell'energia solare continueranno a guadagnare quote di mercato negli Stati Uniti, in quanto rimangono il mezzo piu' economico per produrre elettricita'. Eliminarli dal sistema non e' politicamente attuabile, poiche' avrebbe un impatto inflazionistico sulle bollette di famiglie e imprese, ed un impatto negativo sulla competitivita' del Paese. Pertanto, ci aspettiamo che queste installazioni per l'eolico onshore e il solare continuino a permanere come durante il precedente mandato dell'amministrazione Trump. E' interessante notare che, nonostante la promessa di Trump di 'riportare il carbone pulito' durante il suo primo mandato, le rinnovabili siano passate dal 15% al 20% nel complesso dell'energia elettrica statunitense, mentre il carbone e' sceso dal 30% al 19% solo per motivi di costo e fattori fondamentali[1].
*Senior Investment Manager e gestore del fondo Pictet-Clean Energy Transition di Pictet Asset Management.
Red-
(RADIOCOR) 30-11-24 10:38:17 (0163) 5 NNNN