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MFS IM: le chiavi per una strategia di successo - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 apr - Attenzione al bias di ancoraggio Lo shock inflazionistico del 2022 ha fatto aumentare vertiginosamente la correlazione tra azioni e obbligazioni. Da allora, ho letto e sentito dire che questa relazione si "normalizzera'". Ma che cos'e' la normalita'? Poiche' le azioni e il debito sono diritti contrattuali sullo stesso asset, dovrebbero presentare una correlazione positiva nel tempo, come di fatto e' accaduto. Sebbene queste correlazioni siano basse e offrano occasioni di diversificazione nel lungo termine, esse non sono negative, come molti continuano a sostenere e ad aspettarsi.

Il ciclo di allentamento quantitativo degli anni 2010 non solo ha prodotto rendimenti anomali per le azioni e le obbligazioni societarie, ma ha anche stravolto l'andamento dei prezzi e portato a una correlazione negativa tra queste asset class. Chi si e' affacciato per la prima volta all'asset allocation in questo arco temporale potrebbe essere stato indotto a ritenere normale un rapporto che in realta' e' stato creato artificialmente mediante i tassi d'interesse piu' bassi degli ultimi 5.000 anni.

Ma, soprattutto, questo bias di ancoraggio potrebbe aver creato una zona d'ombra che impedisce a chi investe in obbligazioni societarie di scorgere i segnali provenienti dalle azioni.

L'ampliamento degli spread si accompagna spesso a un aumento della volatilita' azionaria Poiche' obbligazioni e azioni costituiscono pretese sullo stesso asset, non dovremmo stupirci di vedere una relazione positiva tra il VIX, l'indice piu' seguito della volatilita' azionaria statunitense, e gli spread delle obbligazioni investment grade statunitensi.

Malgrado l'aumento della volatilita' azionaria osservato quest'anno, gli spread creditizi sono rimasti relativamente stabili. Quale mercato ha ragione? Credo vi siano due considerazioni importanti da fare.

La prima e' che le asset class piu' grandi e piu' liquide sono generalmente piu' efficienti di quelle piu' piccole e meno liquide, il che suggerisce che i segnali provenienti dalle azioni siano piu' preveggenti di quelli generati dai mercati obbligazionari.

In secondo luogo, e' da quando ho cominciato a lavorare nei mercati finanziari che sento dire che gli obbligazionisti sono inguaribili pessimisti mentre gli azionisti sono degli ottimisti. Sebbene il potenziale rischio/rendimento delle due asset class sia evidentemente sbilanciato, credo che nessuna delle due etichette sia corretta. A costo di peccare di eccessiva semplificazione, si puo' dire che gli analisti del credito studiano i cash flow e calcolano le probabilita' di mancato pagamento delle cedole, mentre gli investitori azionari elaborano previsioni sull'utile netto una volta sottratte ai ricavi le spese operative, l'ammortamento e altre voci simili. In altre parole, analizzano la stessa azienda ma attraverso lenti diverse, quindi si preparano in modo diverso e sviluppano inconsapevolmente zone d'ombra diverse.

Sebbene si tratti di una generalizzazione, le pressioni al ribasso sui titoli azionari sono attribuibili alle previsioni degli investitori circa l'impatto negativo dei dazi su ricavi, costi e profitti, che a loro volta fanno aumentare i rischi di recessione. Dunque e' evidente che i mercati azionari si sono mossi per primi. E se gli sviluppi daranno ragione agli investitori azionari, cio' incidera' inevitabilmente e negativamente sull'indebitamento nei bilanci e sulle probabilita' di insolvenza, spingendo al rialzo gli spread creditizi.

Conclusioni Non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo condividere le nostre riflessioni. A prescindere dagli esiti futuri, gli investitori devono prepararsi a qualsiasi evenienza.

Sottoporre a stress test i bilanci e valutare come la struttura dei costi di un'azienda possa significativamente cambiare in un contesto caratterizzato da dazi elevati e da una crescita piu' contenuta va benissimo, ma ritengo che la fortuna aiutera' gli investitori piu' preparati che riconoscono le zone d'ombra e si avvalgono del supporto dei loro colleghi dei team azionari e obbligazionari.

* Portfolio Manager e Global Investment Strategist di MFS IM "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

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(RADIOCOR) 26-04-25 14:30:56 (0310) 5 NNNN

 


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