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Franklin Templeton: una prospettiva sui mercati azionari statunitensi - PAROLA AL MERCATO

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 apr - Stiamo attraversando una fase di volatilita', ma gli investitori disposti a guardare oltre l'orizzonte potranno trovare ancora motivi di ottimismo: e' di questo avviso Jonathan Curtis, CIO di Franklin Equity Group, che condivide le sue riflessioni sulle opportunita' presenti nel panorama attuale.

Gli ultimi giorni hanno messo a dura prova gli investitori. I mercati hanno registrato un andamento volatile sulla scia delle notizie relative all'entita' e alla portata dei nuovi dazi voluti dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno nettamente superato il livello atteso nella maggior parte degli scenari di base. Questa volatilita' sembra destinata a proseguire, in quanto le imprese dovranno fare i conti con le implicazioni a breve e a lungo termine di questo enorme tentativo di riorganizzare l'assetto degli scambi internazionali.

Per quanto i mercati abbiano reagito velocemente all'annuncio dei dazi, e' importante riconoscere che permangono molte incognite. Resta da vedere se e quali dazi potrebbero essere ridotti o negoziati. Non conosciamo ancora le risposte dei partner commerciali globali. L'incertezza a breve termine non e' finita, semmai probabilmente e' cominciata. Prevediamo che nelle prossime settimane i mercati rimarranno volatili in attesa che emergano nuove informazioni. Per gli investitori pazienti, con un'ottica di lungo periodo, i motivi di ottimismo non mancano. Indipendentemente da cio' che accadra', gli innovatori troveranno nuovi modi per generare valore in un mondo che cambia. Le valutazioni, inoltre, sono diminuite. Oggi si trovano in vendita a prezzi convenienti societa' che reputiamo di alta qualita', resistenti ai dazi e alle recessioni, con eccellenti prospettive a lungo termine.

Cosa possiamo aspettarci, dunque, da questo momento in poi? Nel breve periodo assisteremo probabilmente a un calo della produttivita' e ad un aumento delle pressioni sui margini societari, poiche' i produttori dovranno ricalibrare i loro modelli di business per adeguarsi ai dazi, magari contemplando l'arduo compito di trasferire i propri impianti.

La crescita globale potrebbe rallentare e siamo convinti che l'inflazione aumentera'. Nell'immediato l'economia statunitense sara' probabilmente indebolita da questi sviluppi. Detto questo, non e' scontato che si arrivi a una recessione vera e propria. L'occupazione e la spesa per consumi, colonne portanti dell'economia statunitense, sembrano reggere. Naturalmente, anche la fiducia di consumatori e imprese viene messa a dura prova.

Noi crediamo che sia importante considerare queste iniziative in una prospettiva di lungo termine. L'ambiziosa agenda economica dell'amministrazione statunitense mira a ridimensionare notevolmente il deficit attraverso la riduzione della spesa federale, nuove fonti di entrate come i dazi e la ricostruzione della base industriale statunitense.

L'impegno a riportare in patria la produzione manifatturiera riflette la volonta' non solo di creare lavoro per gli americani, ma anche di affrontare i problemi di sicurezza nazionali associati alla dipendenza dalla Cina e da altri paesi per l'approvvigionamento di farmaci, componenti industriali, altri prodotti critici e per l'innovazione stessa. Dobbiamo anche riconoscere che la ricostruzione della base industriale statunitense sara' un processo complesso della durata di molti anni, non trimestri. Pertanto, affinche' possano anche solo contemplare l'idea di riportare una parte significativa della produzione manifatturiera negli Stati Uniti, i dirigenti delle imprese dovranno essere convinti che i dazi sono una misura permanente. Solo il tempo potra' confermarlo, ma noi siamo propensi a prendere in parola il Presidente Trump.

Se Trump seguira' la rotta che ha tracciato, la strada che ci attende sara' tortuosa e volatile.

Nonostante le molte incognite, credo che alcuni principi fondamentali resteranno validi.

1.L'investimento attivo puo' offrire vantaggi, specialmente in mercati come questi. Continueremo a cercare opportunita'.

2.La qualita' e' importante. La nostra preferenza per le imprese di alta qualita' con team manageriali forti e vantaggi competitivi e' determinante, poiche' sono le aziende come queste che possono diventare leader del futuro. Societa' che reputiamo di alta qualita', resistenti ai dazi e alle recessioni, con eccellenti prospettive a lungo termine, sono oggi scambiate a valutazioni appetibili.

3.Investire in un'ottica di lungo periodo. Per quanto le notizie sui dazi possano alterare il panorama nell'immediato, alcuni aspetti importanti non sono cambiati. Riteniamo che i temi secolari a lungo termine dell'intelligenza artificiale (IA) e della trasformazione digitale continueranno a evolversi e a generare valore per gli investitori pazienti con un'ottica di lungo periodo. Quelli disposti a guardare oltre l'orizzonte potranno trovare ancora motivi di ottimismo.

L'automazione e la robotica avanzata guidate dall'IA favoriranno quasi certamente una rinascita dell'industria manifatturiera negli Stati Uniti, incrementando l'efficienza e rivoluzionando la produzione statunitense. Anche di fronte a una significativa incertezza, siamo fermamente convinti che l'innovazione continua sia il percorso piu' duraturo per sbloccare il valore e sostenere la crescita nel lungo periodo. L'innovazione e' sempre la via che porta al cambiamento.

"Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 19-04-25 13:17:49 (0262) 5 NNNN

 


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