Flossbach von Storch Research : la Germania vacilla. Che ne sara' dell'Europa? - PAROLA AL MERCATO -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 gen - La pressione fiscale ha toccato un picco senza precedenti tra i paesi industrializzati. Il costoso salvataggio dell'euro e' avvenuto a scapito degli investimenti infrastrutturali, che sono stati trascurati. Le generose prestazioni sociali, ormai non piu' riservate esclusivamente ai cittadini tedeschi, sono entrate in competizione con l'ambiziosa politica climatica dell'UE. Il calo della capacita' economica e finanziaria ha contribuito in modo significativo al crollo del governo.
I i tassi di interesse costantemente bassi e gli ingenti acquisti di titoli di Stato da parte della BCE hanno reso abuliche le imprese tedesche, un tempo dinamiche: oggi chiedono sussidi a gran voce anziche' adottare politiche lungimiranti in ottica futura. Gli effetti negativi che le lunghe fasi di politica monetaria espansiva della BCE hanno prodotto su crescita e distribuzione hanno spinto molti elettori a sostenere il partito euroscettico dell'AfD. Questa situazione solleva interrogativi riguardo alla futura posizione della Germania nell'Unione europea. A quanto pare, ad oggi tutta l'Europa si aspetta che la Germania continui a svolgere il suo ruolo di maggior contributore netto dell'UE.
Dal canto suo la BCE, con lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, ha gia' segnalato che in caso di emergenza acquistera' i titoli di Stato dei paesi sovraindebitati dell'Eurozona.
Considerando le difficolta' finanziarie della Francia, la credibilita' dell'euro dipende ora in larga misura dalla solida affidabilita' creditizia della Germania. Sta di fatto, pero', che l'SPD e i Verdi sono gia' pronti ad allentare il freno all'indebitamento, e anche l'Unione CDU/CSU sembra non escludere una "riforma": dal punto di vista della Germania non ha senso rinunciare a ricostruire le infrastrutture deteriorate e a migliorare la difesa finanziando il tutto tramite debito, se alla fine tutti i debiti pubblici dell'UE diventeranno collettivi.
A ogni modo, rimuovere il freno all'indebitamento potrebbe comportare gravi conseguenze per il Vecchio continente. In passato, il ricorso al debito per finanziare la riunificazione della Germania ha innescato una crisi nel resto d'Europa a causa del ritiro dei risparmi tedeschi dai paesi limitrofi. Una situazione del genere potrebbe ripetersi con un piano di investimenti tedeschi finanziati dal debito.
E se manca la prospettiva di flussi finanziari dalla Germania, alcuni paesi potrebbero perdere interesse nell'UE.
In tal caso, la dissoluzione del mercato unico comporterebbe un danno ancora maggiore per l'Europa. E' quindi ora che la Germania torni ad essere la storica potenza economica di un tempo attraverso riforme di mercato, il che non puo' prescindere da una stabilizzazione della moneta unica europea.
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(RADIOCOR) 11-01-25 11:44:29 (0222) 5 NNNN