Notizie Radiocor

AllianceBernstein: le Big Europee con l'antidoto all'America First - PAROLA AL MERCATO

di Thorsten Winkelmann* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 gen - "La nuova amministrazione USA pone le societa' europee di fronte a nuove sfide: il piano portato avanti dal Tycoon in campagna elettorale rischia infatti di introdurre ostacoli significativi per le imprese non americane e la risolutezza delle prime ore fa pensare a una linea molto decisa da parte del neo Presidente. Pur non avendo ancora incluso esplicitamente l'Europa nel mirino delle politiche economiche e commerciali, il neopresidente ha gia' minacciato nuove misure se l'UE non dovesse aumentare le importazioni di petrolio e gas dagli Stati Uniti.

La cosa certa e' che per le aziende europee, soprattutto quelle esposte alla concorrenza diretta con competitor USA, si profila un contesto piu' sfidante, ma non privo di opportunita' per gli investitori. La vera sfida sara' individuare le realta' che cavalcheranno tale competizione con successo, guardando a due parametri, in particolare: un forte potere di determinazione dei prezzi e un approccio 'local for local', che riduce la dipendenza dalle catene globali e i rischi legati ai dazi. Coloplast, per esempio, e' un'azienda danese produttrice di dispositivi medici, che opera in una nicchia altamente specializzata, con una clientela disposta a sostenere costi piu' alti pur di non cambiare prodotto.

A nostro avviso, anche le aziende che hanno gia' ottimizzato produzione e distribuzione in risposta agli shock della pandemia COVID-19 si trovano in una posizione di vantaggio: Adidas, per esempio, negli ultimi anni ha spostato parte della produzione fuori dalla Cina, riducendo cosi' i rischi legati ai dazi e le interruzioni della catena di fornitura.

Forte di un posizionamento globale e di un modello aziendale di qualita', inoltre, il marchio ha instaurato relazioni efficaci con nuovi fornitori in Asia in tempi relativamente brevi, potendo continuare a competere senza che eventuali dazi impattino il costo finale per i consumatori statunitensi.

Alcune aziende europee attive negli USA possono addirittura beneficiare dai dazi, in particolare nel ramo industriale.

Pensiamo a Diploma, con sede nel Regno Unito, che genera circa la meta' dei suoi ricavi oltreoceano e si avvale per il 75% di fornitori locali. Anche per Beijer Ref, produttore industriale di sistemi di riscaldamento e raffreddamento, i dazi non rappresentano una minaccia: l'azienda sta infatti registrando una forte crescita negli Stati Uniti, dove si avvale di fornitori locali.

Sempre nel ramo industriale, multinazionali come la svedese Atlas Copco dimostrano i vantaggi derivanti da un modello aziendale decentralizzato: con oltre il 70% del fatturato che proviene da Paesi extraeuropei, infatti, questa non e' eccessivamente esposta alle sfide economiche regionali. La sua solida storia di redditivita', inoltre, fornisce un'altra protezione contro il potenziale indebolimento dell'economia.

In definitiva, le politiche preannunciate dalla nuova amministrazione rappresentano una variabile importante e da non ignorare per i mercati globali, ma non necessariamente un freno definitivo per l'azionario europeo. Ci saranno vincitori e vinti, negli Stati Uniti e nel resto del mondo, ma l'imperativo per gli investitori resta quello di focalizzarsi su societa' con modelli di business duraturi, senza perdere di vista le reazioni a catena innescate dai cambiamenti politici. Per quanti sapranno guardare oltre la volatilita', quindi, l'azionario europeo potrebbe riservare sorprese interessanti, anche in un contesto di incertezza globale." *CIO -European and Global Growth di AllianceBernstein "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

Red-

(RADIOCOR) 25-01-25 12:11:51 (0230) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.