
Usa: Ubs Am, rischi da politiche Trump, ma probabile che scelga via dialogo
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 gen - La possibilita' che il presidente americano Donald Trump "prosegua per la propria strada e metta in atto quello che ha promesso e minacciato in campagna elettorale, per esempio sull'entita' dei dazi, e' tra i maggiori fattori di rischio" per il 2025, tuttavia "ci sono motivi ci portano a pensare che Trump continuera' a instaurare un dialogo, inizialmente con minacce esagerate, poi una negoziazione, per poi implementare misure meno drastiche di quanto annunciato". Lo ha detto Teresa Gioffreda, investment strategist di Ubs Asset Management durante un incontro di outlook sul 2025, spiegando che un atteggiamento troppo duro potrebbe finire per creare effetti non desiderati, in termini economici, ma anche di consenso e immagine (fattori importanti in vista delle elezioni di meta' mandato, fra due anni, quando il presidente dovra' cercare di mantenere la maggioranza alla Camera e al Senato). Per esempio, sui dazi alla Cina "non ci aspettiamo che le tariffe superino il 25-30%, rispetto invece al 60% minacciato". Sul tema dazi, "il nostro scenario base e' che saranno imposte tariffe selettive e che non siano implementate misure in maniera cosi' importante come annunciato", ha detto Gioffreda, spiegando che anche sul fronte dell'espansione fiscale "ci aspettiamo che venga fatto un po' meno di quanto hanno annunciato in campagna elettorale, perche' il deficit e' gia' abbastanza importante, il livello del debito praticamente e' raddoppiato rispetto al primo mandato di Trump e quindi un aumento ulteriore del debito potrebbe portare a una salita dei rendimenti, che e' un effetto comunque non desiderato".
Ars
(RADIOCOR) 22-01-25 13:14:00 (0378) 5 NNNN