
Pasqua: Confesercenti-Ipsos, budget in calo ma per pranzo spesa prevista 2,4 mld -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 apr - A Pasquetta, secondo il sondaggio, la maggior parte degli italiani sceglie di pranzare fuori casa in senso pieno: ristoranti, gite e picnic superano complessivamente il 50% delle preferenze, nonostante il meteo incerto. Il 12% optera' per un ristorante fuori porta, il 5% per uno in citta', per un totale di oltre 6,8 milioni di persone. C'e' inoltre un 7% che si orientera' su picnic o grigliate all'aperto, mentre il 5% sara' in viaggio con almeno un pernottamento. Si tratta di un cambio netto di scenario rispetto alla domenica di festa, che rispecchia il desiderio di socialita', informalita' e aria aperta. A queste scelte si aggiunge il 17% che pranzera' a casa di amici, ulteriore conferma del carattere conviviale della giornata. In particolare, tra i 18 e i 34 anni, solo il 31% resta in ambito familiare, mentre quasi uno su tre si divide tra amici, ristoranti e attivita' all'esterno.
Il budget. La spesa media per il pranzo di Pasqua si attesta sui 38,81 euro a persona, 49,79 euro al ristorante, con valori piu' elevati tra i giovani (media 43,35 euro) rispetto agli adulti (media 37,03 euro). Una differenza che riflette probabilmente uno stile di consumo piu' conviviale da parte dei piu' giovani, che festeggiano spesso in gruppi di amici o in contesti allargati, contribuendo in modo attivo alla spesa per cibo e bevande e prediligendo prodotti particolari o di qualita'.
Le differenze si notano anche a livello territoriale. Nelle Isole, la spesa media sale a 41,58 euro, mentre nel Centro Italia si attesta su 39,40 euro. Valori simili si registrano nel Nord-Ovest (38,68 euro) e nel Sud (39,29 euro). Piu' contenuta, invece, la spesa nel Nord-Est, che si ferma a 35 euro tondi. Il dato piu' basso si osserva nel Centro-Nord, con una media di 33,65 euro. Non mancano, come ogni anno, gli estremi: una piccola parte degli intervistati dichiara una spesa contenuta, intorno ai 10 o 15 euro, ma c'e' anche chi supera i 100 euro a persona. Tuttavia, si tratta di una minoranza: il valore mediano si concentra nella fascia tra i 20 e i 50 euro, che raccoglie circa la meta' dei rispondenti.
Per Pasqua, gli italiani si confermano devoti alle tradizioni e, soprattutto, alla carne. Il 60% non rinuncia ai primi piatti 'di terra', quelli robusti, saporiti, fatti per stare in famiglia e per digerire con calma. Le lasagne, le fettuccine al ragu' e affini restano i veri protagonisti del pranzo pasquale. Tra i secondi, l'agnello mantiene salda la sua corona con il 34% delle preferenze (e punte fino al 45% al Sud), seguito da un piu' generalista 31% che sceglie altre carni. Il pesce e' una minoranza silenziosa, con solo il 13% di consenso, mentre i frutti di mare restano sullo sfondo (9%). Pasqua, insomma, resta un territorio saldamente sul versante 'monti' piu' che 'mare'.
E' sul fronte dei dolci e delle specialita' locali che si nota un cambiamento interessante. Se la colomba industriale (35%) e le uova di cioccolato industriali (44%) sono ampiamente in testa, cresce con decisione la scelta di prodotti artigianali, simbolo di qualita' e legame con il territorio: il 30% opta per la colomba artigianale e il 12% per le uova artigianali. Numeri che, anno dopo anno, si consolidano, premiando le produzioni locali, le pasticcerie di fiducia e l'attenzione agli ingredienti. Anche tra le preparazioni salate, le specialita' tradizionali regionali - come il casatiello, la pizza al formaggio, la torta pasqualina - vengono scelte da oltre un terzo degli italiani (36%), con punte del 52% nelle Isole.
com-Ale
(RADIOCOR) 20-04-25 12:06:43 (0191)FOOD 5 NNNN