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Jupiter AM: un contesto in evoluzione per gli investitori in Europa - PAROLA AL MERCATO

di Niall Gallagher, Chris Legg e Chris Sellers* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 giu - E' un momento molto interessante per investire in azioni europee. Dalla crisi finanziaria globale del 2008, il mercato azionario statunitense e' diventato sempre piu' dominante (rappresenta il 71% dell'indice MSCI World), il che non lascia molto spazio al resto del mondo.

Tuttavia, per una serie di ragioni, riteniamo che si stia aprendo un periodo in cui questi enormi flussi di capitale globale verso gli Stati Uniti potrebbero iniziare ad attenuarsi, e questa tendenza potrebbe avvantaggiare altri mercati, tra cui l'Europa e l'Asia.

L'amministrazione Trump ha espresso chiaramente di non considerare vantaggiosi per il Paese l'ampio deficit e l'avanzo di conto capitale degli Stati Uniti. Con le decisioni sui dazi e con una serie di altre politiche economiche, il governo sta cercando di ridurre la concentrazione del capitale globale negli Stati Uniti, aumentando al contempo la capacita' produttiva nazionale in settori chiave.

Naturalmente le politiche del governo statunitense sono imprevedibili ma vediamo la possibilita' di un cambiamento dell'ordine economico che potrebbe favorire l'azionario europeo. La storia ci insegna che questo tipo di migrazioni di capitali non durano solo uno o due anni ma molto piu' a lungo.

Profondamente a sconto Rimaniamo ottimisti sull'economia statunitense, ci aspettiamo che resti dominante grazie a punti di forza come l'innovazione tecnologica, l'indipendenza energetica e la bassa regolamentazione. Tuttavia, riteniamo che un cambiamento strutturale sia necessario da tempo e che l'azionario europeo sia stato trascurato troppo a lungo.

L'asset class puo' vantare aziende di livello mondiale in molti settori, che vengono scambiate a sconto storicamente elevato.

Due dati interessanti sull'azionario europeo e sulla diversificazione: meno della meta' del fatturato generato dalle aziende europee quotate in Borsa proviene dall'interno della regione, il che evidenzia la natura globale di queste aziende. Inoltre, la concentrazione del mercato e' meno pronunciata in Europa: i primi 10 titoli dell'MSCI Europe rappresentano il 21% della capitalizzazione di mercato dell'indice, contro il 37% dell'S&P 500.

Rendimenti migliori In qualita' di investitori azionari europei, seguiamo un approccio bottom up, ad alta convinzione, e fortemente attivo. In genere deteniamo in portafoglio 30-40 titoli.

Ricerchiamo le aziende che meglio impiegano il capitale e generano i rendimenti sul capitale piu' elevati. Cerchiamo anche opportunita' di rendimento peculiari, in cui i profitti di un'azienda dipendono meno dalle condizioni macroeconomiche.

Svolgiamo un'intensa attivita' di due diligence sulle imprese che abbiamo in portafoglio, piu' ampia e approfondita rispetto a un colloquio con il management. Ci rivolgiamo a esperti del settore, leggiamo molto e ci concentriamo sull'identificazione e la gestione dei rischi potenziali sia a livello di azienda che di portafoglio. Siamo un team esperto, che ha investito in diversi cicli economici. Abbiamo un'idea precisa di cio' che cerchiamo, anche se non pretendiamo di essere esperti in tutto.

L'Europa, come regione e continente, e' composta da circa 30 Paesi diversi e le loro prospettive e performance economiche possono essere molto differenti. Ad esempio, ultimamente la Germania e il Regno Unito si sono trovate in difficolta', mentre le economie di alcuni Paesi nordici sono cresciute in modo costante. Riteniamo che le prospettive siano buone anche per i Paesi dell'Europa meridionale come Spagna, Portogallo e, in misura minore, Italia.

Competitive a livello globale Questi Paesi dispongono di abbondante energia a basso costo.

La Spagna ha notevoli risorse solari ed eoliche onshore, mentre i Paesi nordici possiedono energia idroelettrica ed eolica. Hanno prezzi dell'energia competitivi a livello globale.

Il Sud Europa si trova ormai verso la fine di un processo di riduzione dell'indebitamento durato circa venti anni: il debito dei consumatori e' basso, il settore bancario e' sano e favorisce l'espansione ed anche i flussi migratori evidenziano tendenze positive.

Guardiamo con favore a diversi settori nella regione, tra cui i titoli dei semiconduttori e delle attrezzature per i semiconduttori. Sono esposti, come le aziende tecnologiche statunitensi, all'IA, al client computing, ai veicoli elettrici e ad altre aree di crescita, e sono a buon mercato rispetto ai dati del passato e alle Magnifiche Sette statunitensi (Apple, Microsoft, Nvidia ecc.).

Banche e buyback Siamo positivi anche su alcune selezionate banche europee.

Sono valutate in modo interessante rispetto alla media storica e generano buoni rendimenti per gli azionisti sotto forma di dividendi e buyback. I titoli finanziari rappresentano l'altra estremita' della gamma crescita/valore rispetto ai titoli tecnologici. Ci consideriamo agnostici rispetto agli stili growth e value e abbastanza agili da cambiare stile dall'uno all'altro quando le condizioni lo richiedono.

Vi e' anche una serie di societa' peculiari che riteniamo interessanti, tra cui alcune buone aziende nel settore delle costruzioni e dei materiali da costruzione, che stanno uscendo da un periodo di scarsa attivita' per entrare in un periodo di possibile crescita. Deteniamo anche una compagnia aerea europea, leader mondiale in termini di rendimento del capitale investito e di liquidita'; infine ci piacciono alcune aziende selezionate del settore retail e dei beni di consumo, che sono leader globali nei rispettivi mercati.

Riteniamo che l'allocazione all'azionario europeo debba costituire una parte importante di qualsiasi portafoglio d'investimento ben diversificato. Puo' fornire una diversificazione e un'esposizione a imprese competitive a livello globale a valutazioni interessanti. Sebbene negli ultimi anni gli Stati Uniti abbiano dominato i mercati azionari globali, riteniamo che i cambiamenti strutturali negli scambi commerciali, nell'allocazione dei capitali e nelle politiche governative sostengano uno spostamento dell'attenzione verso l'Europa, atteso da tempo.

*gestori European Equities di Jupiter AM "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 22-06-25 13:37:13 (0232) 5 NNNN

 
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