
Digitale: pressioni su Commissione per far rispettare regole Ue -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 15 gen - La Commissione ha teso a raffreddare la tensione sulla questione digitale che e' ormai uno dei temi piu' politicamente - e non solo - caldi sul quale ci si aspetta un confronto molto duro con l'amministrazione Trump. Da un lato l'esecutivo europeo spiega che le analisi sul rispetto delle regole Ue sono complesse e che devono essere a prova di Corte di giustizia; dall'altro lato ammette che il contesto politico di fatto interferisce sul livello tecnico.
Virkkunen oggi ha difeso la legislazione europea indicando che tutela il diritto di parola e non il contrario, come sostiene Mark Zuckerberg (Meta), che ha inaugurato il grande ritiro dai programmi di controllo della qualita' delle notizie che circolano su Facebook. Il governo francese ha indicato che se Bruxelles non si muovera' dovranno muoversi le autorita' nazionali. Il vicepremier polacco Krzysztof Gawkowski ha dichiarato alla stampa che 'non vogliamo che nessuno interferisca nelle nostre scelte interne. Abbiamo il Digital Service Act e dovremmo iniziare ad usarlo, dovremmo metterlo in pratica con forza. Non possiamo ignorare cosa fa Big Tech, non dovremmo essere sulla difensiva. Credo che la Commissione debba avere una posizione forte e se questa visione e' sostenuta dalla maggioranza dei 27 sarebbe molto meglio. La Commissione non puo' ignorare la situazione, i social media devono essere regolamentati. Occorre coraggio".
La capogruppo socialista al Parlamento Ue Iratxe Garcia Perez ha detto:'Ci aspettiamo che la commissaria Henna Virkkunen utilizzi gli strumenti Ue, come il Digital services act e altri, per impedire a Musk di diffondere disinformazione e interferire nella politica dell'Ue".
A breve non ci si aspettano mosse concrete da parte della Commissione europea: la presidente von der Leyen intende procedere con i piedi di piombo nei confronti di Donald Trump, non vuole esasperare i toni, non vuole reagire colpo su colpo alle dichiarazioni del presidente entrante come dei sempre piu' potenti magnati del settore digitale Usa, a cominciare da Elon Musk i cui interessi vanno appunto dal digitale con X al settore auto con Tesla al diffuso e decisivo sistema satellitare globale. Una concentrazione di poteri e di influenza che non ha paragoni con il passato.
Prevale la massima cautela, prevalgono anche imbarazzanti silenzi o flebili puntualizzazioni, come e' avvenuto nel caso delle minacce di Trump all'integrita' della Groenlandia (e di Panama). E non e' perche' von der Leyen era bloccata a casa e in ospedale per una brutta polmonite.
D'altra parte non c'e' unita' tra i governi ne' sulla questione digitale ne' sul modo di approcciare Donald Trump, che punta chiaramente a esaltare e approfondire le divisioni europee a 360 gradi.
La questione digitale non riguarda solo Meta o Google. Per esempio Bruxelles ha costretto la piattaforma cinese TikTok a conservare tutti i documenti sulle elezioni e sui rischi sistemici 'reali o prevedibili' che potrebbe aver indotto non solo in Romania (con le elezioni poi annullate dalla corte costituzionale) ma fino a marzo 2025. E' il solo procedimento formale chiuso dalla Commissione.
Su X si sono due indagini per una delle quali Bruxelles ha concluso in via preliminare che le norme Ue sono state violate. Si tratta dell'uso improprio della cosiddetta 'spunta blu': si tratta del modo in cui X ha definito l'interfaccia per gli account verificati usando tale segno in un modo che non corrisponde alla prassi del settore e inganna gli utenti per cui chiunque puo' ottenere la condizione di "verificato. La Commissione ritiene che ci sono prove che malintenzionati abusano dell'account verificato per ingannare gli utenti. La seconda indagine riguarda il sistema delle 'community notes' per moderare i contenuti e per contrastare la diffusione di contenuti violenti e di incitamento all'odio.
La sanzione per le violazioni della legge europea puo' arrivare fino al 6% del fatturato mondiale di un gruppo. E qui si capisce il motivo dell'attacco frontale alla Ue in quanto regolatore - nel territorio europeo - delle piattaforme digitali.
Antonio Pollio Salimbeni - Aps
(RADIOCOR) 15-01-25 18:03:25 (0612)EURO 5 NNNN