
Credit Mutuel Am: i produttori europei di auto troveranno la via? - PAROLA AL MERCATO -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 gen - Il numero di veicoli venduti in Europa (compreso il Regno Unito) si e' ridotto a 13,4 milioni di unita' nel 2024, con un calo del 17% rispetto al 2018. La produzione europea al di fuori del Regno Unito ha subito un calo altrettanto forte pari al 18,5%, scendendo a 12,2 milioni di unita' nel 2023. Questi volumi inferiori hanno esercitato una pressione notevole sulla struttura dei costi dei terzisti. Inoltre, i costi di produzione sono aumentati a causa dell'inflazione dei prezzi dell'energia, dei costi logistici e dei salari. Ma soprattutto, secondo Jim Fairley, CEO di Ford Motors, la produzione di un veicolo elettrico richiede il 40% di manodopera in meno rispetto alla produzione di un veicolo tradizionale. Di conseguenza, le case automobilistiche europee hanno annunciato riduzioni di capacita' produttiva (Volkswagen, Ford).
Inoltre, gli obiettivi dell'UE per contrastare il cambiamento climatico aggiungono ulteriore pressione. A partire dal 2025, le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture dovranno essere ridotte del 15% rispetto ai livelli del 2021, con un obiettivo di riduzione del 37,5% entro il 2030. Per allineare l'intero mercato automobilistico, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Europa dovrebbe raggiungere almeno il 28% entro il 2025 (rispetto al 21% nella prima meta' del 2024). I produttori devono rispettare questi obiettivi o rischiano sanzioni finanziarie che potrebbero raggiungere un totale di 15 miliardi di euro.
Un mercato in declino e le pressioni normative spingono a una significativa ristrutturazione del settore industriale.
L'associazione europea dei produttori di auto afferma che dal 2020 si sono persi circa 56.000 posti di lavoro netti.
Inoltre, solo nella prima meta' del 2024 sono stati annunciati ulteriori 32.000 tagli di posti di lavoro.
E' solo questione di tempo prima che le case automobilistiche europee comincino a rifornirsi di componenti dai fornitori cinesi. I processi autorizzativi brevi, la presenza in Paesi a basso costo (Europa dell'Est, Marocco), il controllo di tutta la catena del valore (dalle batterie alle auto finite), le strategie commerciali aggressive e una forte capacita' di assorbire le perdite nel breve periodo spiegano perche' i costi dei fornitori cinesi siano inferiori del 20%-30% rispetto a quelli dei produttori occidentali. In questo contesto, nei prossimi tre-cinque anni i nuovi concorrenti hanno ottime possibilita' di conquistare quote di mercato in Europa.
Esiste una via d'uscita? La partita non e' del tutto persa per i produttori europei, in quanto e' improbabile che i nuovi arrivati possano competere ferocemente in tutte le categorie di prodotti. I fornitori cinesi hanno un chiaro vantaggio competitivo nell'elettronica e nel software, che li posiziona come leader nelle applicazioni di intrattenimento e nella guida autonoma.
Tuttavia, nel caso di componenti complessi e pesanti (come gruppi propulsori, trasmissioni, telai, sedili), i produttori cinesi non sono all'avanguardia nell'innovazione tecnologica.
Al contrario, su questi elementi i fornitori europei hanno costruito una vasta esperienza e una reputazione di lunga data per gli elevati standard di qualita' e affidabilita'.
Al contempo, le case automobilistiche hanno avviato trattative per modificare la normativa europea che stabilisce un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 per le flotte vendute entro la fine del 2025. Stanno anche incoraggiando i consumatori con sforzi per ridurre i prezzi dei nuovi veicoli. Inoltre, alcuni governi stanno iniziando ad aumentare gli incentivi ai consumatori. Se da un lato il percorso ambientale dell'Europa verso la neutralita' delle emissioni di carbonio entro il 2050 e' chiaro e ambizioso, dall'altro la sua politica industriale soffre di una mancanza di struttura adeguata, che porta a un impatto ambientale negativo.
*Deputy Head of Credit Analysis di Cre'dit Mutuel Asset Management.
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(RADIOCOR) 26-01-25 12:08:04 (0213) 5 NNNN