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Commissione Ue: von der Leyen 2, ora la prova all'Europarlamento - FOCUS -2-

Audizioni commissari a ottobre o novembre, la regola dei due terzi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 17 set - Del partito popolare sono due responsabili su tre delle politiche hanno a che fare con il Green Deal, che oggi viene si' confermato negli obiettivi finali al 2050 ma occorre che decarbonizzazione e industrializzazione dell'economia procedano di pari passo, senza che la prima sacrifichi la seconda. Sara' il terreno piu' difficile della nuova Commissione, piu' controverso. L'olandese Wopke Hoekstra e' al clima e la svedese Jessika Roswall all'ambiente. Mentre il socialdemocratico danese Dan Jorgensen e' all'energia. Il Ppe e' fortemente impegnato a frenare in qualche modo il Green Deal fino a farne un elemento centrale di una apertura politica a destra verso l'Ecr.

Il Financial Times enfatizza il fatto che commissari di paesi che chiedono piu' spesa comune con l'emissione di debito, regole di bilancio flessibili e una politica industriale dirigista abbiano un ruolo di primo piano nel settore economico, riferendosi a Spagna, Francia e Italia in particolare. Dimenticando pero' gli affari economici affidati a un popolare del Nord (lettone) per di piu' tendenzialmente rigorista sebbene non nella misura dei 'frugali'; la presa del Ppe sugli incarichi del Green Deal, sull'agricoltura, sull'innovazione. A Maros Sefcovic, slovacco e di area socialista anche se il suo partito di riferimento Smer e' stato sospeso dal Pse, e' andato il commercio, settore in cui la competenza della Ue e' esclusiva. Ruolo di primissimo piano esercitato su mandato degli Stati per l'ex diplomatico ormai un veterano a Bruxelles. Va comunque rilevato il ruolo importante della concorrenza (che torna a una personalita' politica spagnola dopo Joaquin Almunia, anch'egli socialista, tra il 2010 e il 2014). E quello dei servizi finanziari attribuito alla popolare portoghese Maria Luis Albuquerque, ex ministra delle finanze.

A commissari dell'Est vanno portafogli di rilievo che intrecciano politica estera/sicurezza e sovranita' europea a partire dalla 'ministra' degli esteri Ue Kaja Kallas, liberale estone: seguono il popolare lituano Andrius Kubilius a difesa e spazio; la finlandese Virkkunen a sovranita', sicurezza e democrazia (Ppe); la liberale slovena Marta Kos all'allargamento (se sara' formalizzata la candidatura).

Ora si attendono le audizioni nelle commissioni parlamentari: i deputati votano commissario per commissario e occorre per passare una maggioranza di due terzi. Di solito qualcuno casca a fronte di palese incompetenza o perche' chiaramente distanti dai valori generalmente condivisi o per conflitto di interessi rilevati. Ma la regola dei due terzi rende difficili bocciature che non rientrino in quei casi. Le audizioni dovrebbero svolgersi a ottobre, ma non si esclude possano slittare a novembre, ancora non e' chiaro. Nel primo caso la nuova Commissione entrerebbe in carica da novembre, nel secondo da dicembre. Il Parlamento si pronuncera' a maggioranza dei voti espressi sull'intera Commissione, prendere o lasciare.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 17-09-24 18:49:42 (0687) 5 NNNN

 


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