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Banche: de Guindos, completare ratifica trattato Mes per essere preparati a crisi -2-

Vigilanza a livello europeo mercati dei capitali (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - Tra le cose da fare con urgenza de Guindos ha indicato la definizione di un quadro europeo per la liquidita' in caso di risoluzione. Dopo la risoluzione, 'la disponibilita' di un sostegno alla liquidita' e' spesso indispensabile per ripristinare la fiducia del mercato in una banca'. Si tratta di questioni che 'sono sul tavolo da molto tempo ormai. Sono ottimista sul fatto che vedremo dei progressi. In primo luogo, perche' sono essenziali per il progetto Ue e, in secondo luogo, perche' il loro obiettivo finale e' proteggere il sistema bancario, i risparmi e l'accesso ai finanziamenti. Il recente accordo sulla riforma del quadro di gestione delle crisi e di assicurazione dei depositi rappresenta un importante passo avanti, ma non sostituisce l'Edis. Riconosco, tuttavia, la natura politicamente controversa dell'argomento'.

Nel decennale del Meccanismo unico di risoluzione bancaria si registra che il settore ha resistito bene alle crisi sopravvenute, tuttavia, ha ricordato l'esponente Bce, 'ci troviamo di nuovo in un contesto difficile, caratterizzato da notevole incertezza e rischio geopolitico. L'unione bancaria rimane incompleta, in un momento in cui la Ue deve difendere i suoi valori fondamentali e i suoi interessi. Non possiamo aspettare la prossima crisi per procedere verso il rafforzamento del progetto europeo. Non possiamo dormire sugli allori, molto lavoro resta da fare per garantire che le banche possano operare in un vero mercato unico e realizzare economie di scala'.

L'elenco dei tasselli mancanti nell'unione bancaria e' lungo: vanno rimossi gli ostacoli in materia fiscale, fallimentare e societaria; i costi associati alla mancanza di armonizzazione nella negoziazione di titoli e nei servizi post-negoziazione in Europa potrebbero soffocare la crescita dei nostri mercati dei capitali; i costi medi di regolamento e custodia sostenuti dagli operatori di mercato sono piu' elevati in Europa che negli Stati Uniti; le nostre prassi di regolamentazione, vigilanza e mercato creano barriere che rendono difficile l'espansione dei mercati, espongono emittenti di titoli, intermediari e investitori a incertezze e costi di conformita' elevati. Per de Guindos l'armonizzazione degli aspetti del processo di emissione del debito risolverebbe tali attriti, renderebbe il mercato dei capitali europeo piu' attraente per gli investitori e rafforzerebbe il ruolo internazionale dell'euro.

La Bce si schiera decisamente a favore di 'una vigilanza piu' integrata dei mercati dei capitali della Ue, e' fondamentale, una supervisione a livello europeo fornisce gli strumenti e la prospettiva piu' ampia necessari per salvaguardare la stabilita' finanziaria, poiche' i rischi sistemici non si fermano ai confini nazionali'. Il tema della vigilanza dei mercati dei capitali a livello europeo divide i governi, si attende per fine anno una proposta della Commissione europea.

Poi le autorita' a livello Ue 'dovrebbero essere meglio attrezzate per promuovere l'integrazione transfrontaliera: l'introduzione graduale di nuovi poteri per l'Autorita' europea degli strumenti finanziari e dei mercati, tenendo conto delle specificita' di ciascun settore, sara' fondamentale per rafforzarne la capacita', mantenendo al contempo il ruolo centrale e le competenze delle autorita' nazionali'.

Tuttavia va anche semplificato l'attuale quadro normativo e di vigilanza pur con lo scopo di preservare la resilienza e la conformita' agli standard internazionali.

Aps

(RADIOCOR) 15-10-25 10:08:20 (0232) 5 NNNN

 


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