
Auto: Kallenius (Acea), tra le opzioni per sostenere settore Ue incentivi elettrico armonizzati -2-
Lettera ai vertici Ue e agli ambasciatori Stati (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 16 gen - Alla domanda se l'obiettivo dello stop all'immissione nel mercato di nuove auto a benzina e diesel dal 2035 va rinviato o confermato, il ceo Mercedes-Benz, da poco nominato alla guida dell'Acea, non risponde direttamente e la prende alla larga: 'Noi vogliamo partecipare al dialogo europeo con mente aperta, in modo costruttivo e non prefigurando quali devono essere per noi le soluzioni: certo occorre partire dalla considerazione che le assunzioni di cinque anni fa quando e' stato disegnato lo scenario di regole della decarbonizzazione del settore non si sono materializzate. E poi proseguire con il confronto sulle opzioni possibili'.
Il secondo punto successivo del ragionamento di Kallenius riguarda modalita' e tempi della 'piu' grande trasformazione che sia mai stata condotta da quando e' nata l'automobile': 'In questi anni abbiamo raggiunto il 30% degli obiettivi del 2035 e a questo punto occorre verificare se sia possibile nei restanti dieci anni per esempio avere una rete di infrastrutture di ricarica delle batterie elettriche sufficiente, dato che la gran parte dei 27 Stati della Ue si trova all'inizio del percorso o anche meno: se vogliamo avere 0 emissioni in dieci anni dobbiamo accelerare molto l'insediamento delle ricariche, l'auto non e' solo un mero prodotto che riguarda chi la guida porta con se' un sistema complesso'.
Poi ci sono i sostegni alla domanda. Il ceo Mercedes insiste sul fatto che l'industria ha fatto cio' che doveva fare - e continua a fare - in termini di investimenti: 'La lezione degli incentivi e' che devono essere prevedibili in un arco di tempo non breve altrimenti accade cio' che e' accaduto in Germania quando dall'oggi al domani sono stati aboliti quelli all'acquisto e poi il mercato e' crollato'. La strategia degli incentivi deve essere su scala europea in tutti i paesi Ue e d'altra parte 'guardiamo a cio' che hanno fatto in Cina, dove si e' procedfuto passo dopo passo lungo un arco temporale di 10-15 anni e questa e' la la ragione del suo successo nell'elettrificazione'. In Europa ci vuole coordinamento.
L'Acea non vuol dirlo apertamente, ma il messaggio e' chiaro: una politica di incentivi per sostenere la domanda di auto elettriche andrebbe a vantaggio del settore e della sua competitivita': 'Il mercato unico e' la forza dell'Europa e pure non e' perfetto, l'assenza di una unione del mercato dei capitali e' un esempio lampante. Qualsiasi cosa che va nel senso del suo rafforzamento e' buona per noi. Al momento quella degli incentivi e' una politica nazionale, non c'e' una politica europea in tale ambito. E' pensabile ci sia un accordo per armonizzarla nei 27 Pesi? E' una questione politica alla quale tocca ai politici la risposta, certo andrebbe assolutamente a beneficio del mercato unico....'.
In una lettera alla Commissione, all'Europarlamento e agli ambasciatori degli Stati Ue, il presidente Acea indica che 'abbiamo bisogno di un percorso realistico per decarbonizzare l'industria automobilistica europea, guidato dal mercato e non dalle sanzioni'. Vanno evitate le multe previste per il mancato raggiungimento delle emissioni totali in termini di flotta auto che secondo l'Acea ammonterebbero a 15-16 miliardi relativamente al 2025. I>l settore 'rimane impegnato nell'obiettivo di neutralita' climatica per il 2050, nonche' nel passaggio a trasporti e mobilita' a zero emissioni.
Tuttavia, la strategia di decarbonizzazione per il settore automobilistico deve creare crescita economica e competitivita', non frenarla'. Dato che 'la trasformazione in Europa non sta procedendo al ritmo richiesto. Quel ritmo e' determinato dai clienti e dalle condizioni di mercato. Per far prosperare la mobilita' a zero emissioni, l'ecosistema nel suo complesso deve diventare piu' attraente per i clienti. Promuovere l'acquisto e l'uso di veicoli elettrici ed elettrificati con incentivi fiscali e non finanziari aiuterebbe sicuramente'. Ed ecco il tema delle multe: 'Abbiamo bisogno di un'idea chiara da parte della Commissione europea in merito agli obiettivi di Co2 per auto e furgoni nel 2025 e negli anni successivi. In particolare, l'industria automobilistica deve sapere come mitigare il rischio di una significativa non conformita'. In una fase critica della trasformazione, il rischio di pagare pesanti sanzioni per la non conformita' alla Co2 distoglierebbe i fondi necessari da R&S e altri investimenti'.
Antonio Pollio Salimbeni - Aps
(RADIOCOR) 16-01-25 12:18:52 (0345)EURO 5 NNNN
Nome | Prezzo Ultimo Contratto | Var % | Ora | Min oggi | Max oggi | Apertura |
---|---|---|---|---|---|---|
Acea | 17,74 | -1,61 | 17.35.07 | 17,72 | 18,17 | 17,95 |