Borsa: Leonardo -2,5% tra prese di beneficio e incertezze dopo vertice europeo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 mar - Leonardo in retromarcia, all'indomani del Consiglio europeo chiamato a discutere sul riarmo del Vecchio Continente. I 27 leader europei hanno dato semaforo verde al riarmo del Vecchio Continente, ma non hanno trovato accordo sui finanziamenti.

Cosi' Leonardo questa mattina ha ingranato la retromarcia arrivando a cedere oltre il 3%. Adesso segna un -2,5% portandosi a 46,25 euro. D'altra parte i titoli da inizio anno vantano un progresso di oltre il 76% e dallo scoppio della guerra in Ucraina (22 febbraio 2022) hanno messo a segno una volata superiore al 560%. Nei giorni scorsi Morgan Stanley ha pubblicato un report dal titolo "La strada verso i 100 euro", indicando che il valore delle azioni potrebbero raddoppiare nel giro dei prossimi tre anni, sulla spinta dall'aumento della spesa per la difesa in Europa.

Tornando al vertice europeo, i capi di stato riuniti ieri si sono proposti di riarmare l'Europa velocemente, per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa entro i prossimi cinque anni. Hanno convenuto che non c'e' piu' tempo da perdere. D'altra parte non sono mancate le divergenze.

L'Italia, per esempio, non e' contraria ai 150 miliardi di euro di prestiti per i Paesi membri e una clausola per scorporare una parte delle spese dal patto di stabilita', ma sta valutando se sia il caso o meno di utilizzarli. Ha invece espresso un no a investire due terzi dei fondi in armamenti made in Europe. La Francia, dal canto suo, vorrebbe piu' armi senza aiuti esterni: l'idea di Emmanuel Macron e' di spendere fino a 27 miliardi di euro l'anno, ma senza attivare la clausola sul debito. La Germania ha invece ideato un piano di 1000 miliardi di euro per rilanciare le infrastrutture tedesche, migliorare l'esercito e fornire aiuti all'Ucraina: il Bundestag ha stabilito che, attivera' la clausola sul debito, ma che probabilmente non tocchera' i 150 miliardi stanziati dall'Unione. E proprio oggi e' arrivato anche l'ok della Camera Alta (il Bundesrat) al maxi piano.

Emi

(RADIOCOR) 21-03-25 11:45:28 (0265) 5 NNNN