Il mercato immobiliare USA

Disintermediazione del mercato del credito e “bolla del credito”



FTA Online News, Milano, 08 Ott 2010 - 11:26

Negli ultimi anni il mercato immobiliare statunitense ha vissuto una profonda crisi.
A trasformare il “boom” di questo mercato in quella che è stata chiamata “bolla del credito” è stata la disintermediazione del mercato del credito.

Secondo l’ex governatore della Federal Reserve Alan Greenspan, la “bolla immobiliare” era già presente tra il 2001 e il 2005, in più di 20 nazioni, accomunate dal fatto che i tassi di interesse erano scesi contemporaneamente. Negli Stati Uniti questa situazione è stata esacerbata dal larghissimo uso che si è fatto della cartolarizzazione dei mutui (soprattutto di quelli subprime).

Stando alle analisi degli esperti, il crac immobiliare che ha fatto seguito dello scoppio della bolla dei mutui subprime ha distrutto tanto di quel valore e di quella ricchezza che ci vorranno 20 anni prima che quanto perso possa essere recuperato. Negli ultimi 5 anni negli Stati Uniti si stima che la crisi immobiliare abbia bruciato ricchezza per ben seimila miliardi di dollari.

Nei mesi scorsi, il settore è stato parzialmente rivitalizzato dagli incentivi statali che ne hanno ampiamente influenzato le dinamiche di mercato. Questi prevedevano un incentivo di 8000 dollari per chi acquistasse una casa per la prima volta e uno di 6500 per chi invece fosse già in possesso di altre abitazioni. In vigore dall’inizio del 2009, questo contributo è scaduto il 30 aprile 2010.

E’ stata invece prevista un’estensione per coloro che stanno svolgendo o hanno svolto attività per il governo fuori dal territorio statunitense per un minimo di 90 giorni. A coloro che hanno già sottoscritto un contratto entro il 30 aprile 2010, è stato dato tempo fino al 30 giugno 2010 per completare l’acquisizione. Pertanto, a partire da quella data  possibile apprezzare a pieno gli effetti della crisi.



 


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