Cos'è l'Indice del clima di fiducia dei consumatori

Approfondisci la definizione di Indice del clima di fiducia dei consumatori, a cosa serve e come si calcola.



FTA Online News, Milano, 25 Mar 2022 - 17:00

L'indice del clima di fiducia dei consumatori è un indicatore sintetico mensile finalizzato alla valutazione dell'ottimismo o del pessimismo dei consumatori. L'obiettivo dell'indice è delineare un quadro economico generale e fornire previsioni sull'andamento del clima di fiducia dei consumatori italiani.

 

Com'è calcolato?

L’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) svolge mensilmente, dal 1982, l’indagine congiunturale presso i consumatori. L’indagine viene effettuata su un campione di circa 2.000 unità rappresentativo della popolazione italiana adulta estratto partendo dall’elenco degli abbonati telefonici. L’unità statistica è costituita dal consumatore (maggiorenne appartenente al nucleo famigliare individuato dal numero telefonico, è l’unità di secondo stadio selezionata per quote), mentre l’unità di rilevazione è per l’appunto l’abbonato (unità di primo stadio con selezione di tipo sistematico casuale nell’ambito dello strato a sua volta basato su ripartizione geografica e ampiezza dei comuni di residenza).
L’indagine viene condotta nei primi 15 giorni lavorativi di ogni mese ed è volta al calcolo di un indicatore sintetico del clima di fiducia.

 

Le domande

L’indicatore è elaborato basandosi su nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori. Precisamente le domande vertono su giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia e sulla disoccupazione (clima economico); sulla situazione economica della famiglia, sull’opportunità attuale e le possibilità future del risparmio, sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli, sul bilancio familiare (clima personale). Le domande inoltre cercano di sondare il clima corrente e quello futuro.
Le domande appartengono a un questionario armonizzato a livello europeo e sono prevalentemente di tipo qualitativo ordinale chiuso.
Prevedono una gamma predeterminata ed esaustiva di possibilità di risposta (da tre a cinque, con l’aggiunta della modalità non so/non risponde) del tipo: “Molto alto”; “Alto”; “Stazionario”, “Basso”, “Molto basso”.
I Saldi relativi alle variabili dell’indagine sui consumatori vengono calcolati come differenza fra le frequenze percentuali delle modalità (ossia delle risposte disponibili) che indicano un aumento e quelle in diminuzione. Si utilizzano i saldi ponderati con peso doppio per le modalità estreme.
I risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati con un media aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2010) e destagionalizzato con il metodo diretto.

 

Comunicazione mensile

Ogni mese l’Istat pubblica un comunicato sul proprio sito che mostra le variazioni subite dalla fiducia dei consumatori indicando, con l’ausilio di grafici e tabelle, il quadro economico generale e il clima di fiducia con le sue componenti, con i giudizi e le attese.
I dati mensili sul clima di fiducia dei consumatori, sia destagionalizzati sia non destagionalizzati, sono disponibili su I.Stat, il data warehouse dell’Istat, alla sezione “Condizioni economiche delle famiglie e disuguaglianze/Fiducia dei consumatori”.
L’indice sulla fiducia dei consumatori è normalmente pubblicato insieme a quello sulla fiducia delle imprese.

 

A cosa serve l’indice di fiducia dei consumatori

L’indagine punta a raccogliere le opinioni (giudizi ed aspettative) riguardo a specifiche variabili connesse al comportamento futuro e all’ambiente economico degli intervistati.
Le informazioni, prevalentemente di natura qualitativa, aiutano a rilevare modifiche nei comportamenti degli individui e mutamenti, correnti e futuri, dei settori economici oggetto di indagine. Permettono anche di ottenere una indicazione sul grado di fiducia. Essendo concepite per esigenze di analisi congiunturale, queste indagini si distinguono fortemente da quelle statistiche di natura quantitativa: operano infatti in ambiti diversi dell’agire economico che sfuggono, per la loro natura, alla misurazione quantitativa (si pensi, per esempio, alle aspettative). Le indagini sul clima di fiducia monitorano il sistema economico nel suo complesso e quindi sono spesso utilizzate anche nei modelli econometrici.


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