Cina

Parliamo della seconda economia mondiale alle spalle di quella USA.



FTA Online News, Milano, 18 Mar 2011 - 14:16

Il 2010 ha segnato un passaggio epocale per quanto riguarda lo scenario macroeconomico mondiale. La Cina è infatti diventata la seconda economia mondiale alle spalle di quella USA. Si tratta del risultato di una progressione iniziata nel 1978 quando Deng Xiaoping introdusse le prime riforme di libero mercato nel paese ex comunista.
Non è ovviamente una sorpresa visto l'esorbitante gap tra la crescita del PIL cinese e quello delle economie "mature". In base ai dati del Fondo Monetario Internazionale nel 2010 il prodotto interno lordo del gigante asiatico ha fatto segnare un notevole +10,3% a/a, che si confronta con il +2,8% degli Stati Uniti, il +1,8% dell'Eurozona, il +1% dell'Italia.
Ma il differenziale è stato addirittura più ampio nel 2009, l'anno della recessione causata dalla crisi dei mutui subprime. Ebbene, in quei dodici mesi il PIL degli USA diminuì del 2,6%, quello dell'Eurozona del 4,1%, mentre l'Italia fece segnare addirittura -5%. La Cina rispose con un +9,2%.

Sempre in base alle proiezioni del FMI si tratta di un trend destinato a proseguire anche nel 2011 e 2012: in questo biennio gli USA cresceranno di poco meno del 3% all'anno, l'Eurozona poco più dell'1,5%, l'Italia appena sopra l'1% e la Cina di oltre il 9%. Il PIL cinese è cresciuto con tassi superiori all'8% annuo per tutto il primo decennio del nuovo millennio con una punta del +14,2% nel 2007.


Per avere una percezione più immediata della progressione dell'economia cinese possiamo fare alcuni raffronti utilizzando i dati della Banca Mondiale. Nella classifica generale la Germania è stata scalzata dal quarto posto nel 2007 e nel 2010 il suo PIL è stato inferiore di oltre il 40% rispetto a quello cinese. Nel 2005 il PIL degli Stati Uniti era 5,57 volte quello Cinese, nel 2010 solo 2,55 volte. Il PIL italiano è stato superato da quello cinese nel 2000, ora è 2,8 volte inferiore (e insidiato da vicino da quello del Brasile).


Quella cinese non è la sola economia emergente del Sud Est asiatico destinata a raggiungere le primissime posizioni del ranking mondiale. L'India negli ultimi due anni è cresciuta al ritmo del 5,7% e 9,7% rispettivamente e l'FMI stima per il 2011 e 2012 tassi di crescita del PIL superiori all'8% annuo. Attualmente il PIL dell'India è l'undicesimo al mondo. In forte ascesa troviamo anche Indonesia (diciottesima) e Taiwan (ventiquattresima). 


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