Le aste dei bond

Aste di titoli del debito pubblico italiano



FTA Online News, Milano, 24 Set 2010 - 09:46

In Italia la tecnica principalmente utilizzata per l’emissione o il riacquisto di titoli del debito pubblico è l’asta. Le operazioni di collocamento di questi titoli (BOT, CTZ, CCT, BTP, BTPi) sono affidate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze alla Banca d’Italia, che verifica i requisiti degli operatori abilitati e gestisce le aste seguendo un calendario delle emissioni che è fissato a inizio anno dallo stesso Ministero dell’Economia.

Le aste dei titoli del debito pubblico italiano sono eseguite con due diverse tecniche. La prima prevede il più diffuso sistema di asta competitiva, la seconda prevede il meccanismo dell’asta marginale.

Nell’asta competitiva ogni operatore paga al termine delle operazioni il prezzo indicato nella propria offerta. Tipici esempi di questo genere di aste sono quelli che aggiudicano i Bot o le operazioni di pronti contro termine della Banca d’Italia. In genere ogni operatore può presentare in quest’asta tre rendimenti diversi (dall’aprile del 2009 le offerte indicano il rendimento e non il prezzo) che vengono inviati tramite la Rete nazionale interbancaria. Le offerte possono essere modificate dagli stessi operatori entro le 11.00 dei giorni d’asta. Scaduto il tempo massimo il funzionario della Banca d’Italia avvia la fase di aggiudicazione. Come si può notare gran parte delle procedure dell’asta sono automatizzate, in caso di inconvenienti ai sistemi degli operatori sono comunque previste delle operazioni per un’introduzione alternativa dei dati nel sistema.

Il processo dell’asta competitiva è utilizzato principalmente per l’aggiudicazione dei BOT, per i titoli a medio e lungo termine è invece impiegato il sistema dell’asta marginale, detta anche asta a prezzo uniforme. Questo tipo di asta prevede un prezzo unico di aggiudicazione dei titoli di nuova emissione per tutti gli operatori. Il prezzo è in genere il prezzo minimo accolto (prezzo marginale). L’asta marginale viene utilizzata, per esempio, per il collocamento di BTP, CCT e CTZ.

Al termine di ogni collocamento vengono comunicati al mercato i risultati dell’asta che forniscono informazioni chiave sulle nuove emissioni come il tipo di strumento collocato, l’importo offerto e quello richiesto, i rendimenti.

 


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