Gli American depositary shares (Ads)

I titoli di compagnie non americane che decidono di quotarsi in dollari nel mercato statunitense.



FTA Online News, Milano, 20 Mag 2011 - 16:03

Gli Ads, ossia American depositary shares, sono titoli di compagnie non americane che decidono di quotarsi in dollari nel mercato statunitense.
In pratica, una banca depositaria - generalmente americana - sigla degli accordi con l’emittente extra-statunitense ed emette dei titoli in dollari corrispondenti alle azioni della società o ad una loro frazione.

I titoli in dollari emessi possono dunque avere un rapporto di concambio con quelli extra-americani diverso dall’unità: per esempio ad ogni Ads emesso negli Usa possono corrispondere dieci titoli dell’emittente nel mercato di origine. In ogni caso il prezzo degli Ads tendenzialmente corrisponde al prezzo del titolo extra-americano: se Bp emette dieci Ads in dollari per ogni titolo originale britannico, dieci Ads a New York varranno quanto un titolo Bp a Londra.
Le principali banche depositarie che emettono Ads sui mercati Usa sono Citibank, JP Morgan, Bank of New York Mellon e Deutsche Bank.

L’intera emissione viene chiamata American Depositary Receipt (Adr). Il primo caso di Ads risale al 1927, quando JP Morgan lanciò il primo strumento di questo tipo sul mercato americano emettendo un titolo in dollari per il distributore al dettaglio britannico Selfridges.
Negli anni Duemila gli Ads hanno avuto un crescente successo grazie alla moltiplicazione delle emissioni che hanno riguardato, per esempio, la francese Alcatel, la spagnola Telefonica e la britannica BP.

Il maggiore vantaggio per le società che intendono quotarsi con questi strumenti sui mercati americani deriva dal fatto che gli investitori statunitensi possono comprare e vendere azioni Ads/Adr senza doversi preoccupare del rischio di cambio e di altri problemi valutari. Il titolo è comprato e venduto in dollari indipendentemente dal fatto che la società sia originalmente quotata in sterline o rupie o qualsiasi altra valuta.

In realtà, le operazioni di emissione di Ads possono però essere molto diverse tra loro. Una società estera che si quoti negli Stati Uniti con questo strumento può infatti ricorrere a diverse opzioni e quotarsi sui mercati non regolamentati (Otc-Over the counter) limitando dunque al minimo le informazioni obbligatorie da fornire al mercato o accedere direttamente ai grandi listini come il NYSE e il Nasdaq che però richiederanno alla società emittente non statunitense tutti i requisiti di trasparenza e liquidità cui devono sottoporsi le altre società americane.

Per molti gruppi non americani l’accesso a uno dei mercati azionari più grandi del mondo rimane assai conveniente per la possibilità di raggiungere un’ampia platea di investitori e quindi di rendere tendenzialmente meno costoso il capitale.

 


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