Bilancio dell'anno borsistico 2005

Un anno da record per Borsa Italiana



30 Dic 2005 - 16:21
  • Il controvalore degli scambi sul sistema telematico di strumenti azionari, etf e securitised derivatives ha superato i 1.000 miliardi di euro (1.015 mld euro)
  • Nuovo massimo storico per gli scambi su azioni con 953 miliardi di euro di controvalore
  • Nuovi massimi storici anche per gli scambi di securitised derivatives, ETFs e derivati azionari dell’Idem
  • La capitalizzazione sale a 681 miliardi di euro (+17,2% sul 2004), pari al 49,4% del Pil
  • Indice Mib +14,6% (+54,7% da dicembre 2002), indice Mibtel +14,4%, (+54,0% da dicembre 2002)
  • Indice S&P/MIB +16,4%, (+53,0% da dicembre 2002)
  • Indice All Stars +33,0%, (+72,5% da dicembre 2002), indice Star +31,2% (+75,0% da dicembre 2002), indice TechStar +46,7% (+87,8% da dicembre 2002)
  • 282 societa’ quotate (+4 sul 2004), con 19 ammissioni (livello più elevato dal 2000) e 15 revoche
  • Primo posto in Europa per turnover velocity delle azioni, terzo per contratti su azioni sui sistemi telematici, quarto per controvalore degli scambi su azioni sui sistemi telematici, primo per contratti su etfs sui sistemi telematici, primo per gli scambi di securitised derivatives
  • Tasso di crescita degli scambi azionari più elevato in Europa per contratti e controvalore, primo posto anche per il tasso di crescita dei contratti standard per derivati azionari
  • 15 collocamenti finalizzati alla quotazione (IPOs) raccolgono 2,6 miliardi di euro , di cui 1,1 affluiti direttamente alle imprese
  • 21 operazioni di aumento di capitale a pagamento raccolgono 12,1 miliardi di euro
  • 3 offerte secondarie (tra cui la quarta tranche Enel) raccolgono 4,2 miliardi di euro
  • 23 Opa restituiscono al mercato 19,8 miliardi di euro

 

L’ANDAMENTO DI INDICI E PREZZI

  • L’indice Mib si sta avviando a chiudere l’anno su livelli prossimi al massimo annuale, raggiunto giovedì 29 dicembre a quota 26.224, con una crescita del 14,6% rispetto a fine 2004, che segue quelle del 17,5% e del 14,9% nei due anni precedenti. Il minimo annuale è stato stabilito mercoledì 12 gennaio (22.889), al di sopra del massimo del precedente anno. La variazione giornaliera positiva più elevata (+1,8%) è stata registrata venerdì 8 luglio, quella negativa (-3,5%) lunedì 18 aprile. 146 sedute si sono chiuse con una variazione positiva, 18 con una sostanziale stabilità, 91 con una variazione negativa. Il mese con la miglior performance è stato settembre (+4,9%), quello con la peggiore ottobre (-7,1%).
  • Gli indici continui hanno manifestato un andamento omogeneo, con il Mibtel a +14,4% e l’S&P/MIB a +16,4%, mentre il Midex - interessato a settembre da una revisione della metodologia che lo ha reso, all’interno del segmento blue chip, complementare all’S&P/MIB - è cresciuto del 6,7%. Gli indici per le mid-small caps di qualità lanciati a gennaio hanno evidenziato una fortissima crescita: +33,0% per All Stars, +31,2% per Star e +46,7% per TechStar, che li ha portati in ottobre (All Stars), settembre (Star) e dicembre (TechStar) ai nuovi massimi storici.
  • Gli indici total return, che includono anche i dividendi distribuiti nel corso dell’anno, segnalano performance più elevate: +18,6% per il Mib, +18,4% per il Mibtel, +20,1% per l’S&P/MIB e +9,9% per il Midex.
  • L’osservazione dell’andamento precedente al 2005 evidenzia la portata della crescita del mercato azionario. La crescita da fine 2002 raggiunge il 54,7% per il Mib (+70,6% nella versione total return), il 53,0% per l’S&P/MIB (+68,4%), il 52,8% per il Midex (+64,5%), il 72,5% per l’All Stars, +75,0% per l’indice Star delle Pmi tradizionali, +87,8% per il TechStar delle società high tech.
  • In ambito internazionale, la performance positiva del mercato italiano si colloca in una posizione intermedia. I mercati europei hanno evidenziato variazioni nettamente positive (sintetizzate dal +24,2% dell’indice Stoxx 600 e dal +22,5% del FTSE Eurotop 100): +33,8% il mercato svizzero, +30,3% quello svedese, +29,2% quello tedesco, +24,9% Euronext, +21,0% quello spagnolo, +18,5% quello londinese. I mercati nordamericani segnalano un quadro articolato, dove al +3,5% del Nyse e al +2,0% del Nasdaq si contrappone la crescita del 22,2% di Toronto. Situazione analoga nell’area asiatica, dove la forte crescita di Tokio (+42,3%) è accompagnata dal +17,8% della Borsa australiana e dal +5,7% di quella di Hong Kong. Ampliando l’analisi al 2004 (anno in cui il mercato italiano aveva evidenziato la migliore performance europea), l’evoluzione dell’indice Mib (+34,6% da fine 2003) appare allineata a quella degli altri mercati europei (lo Stoxx 600 segna +36,0%, il FTSE Eurotop 100 +30,4%). Spostando la focale al medio termine, si può osservare che negli otto anni trascorsi da fine 1997 il mercato italiano ha evidenziato una crescita annua media del 6,1%, quasi doppia rispetto a quella dell’indice paneuropeo Stoxx 600 (3,6%), dell’S&P500 (3,3%) del Nasdaq Composite (4,4%) e nettamente superiore a quella del Nikkei 225 (0,9%).
  • Delle 320 azioni quotate a fine anno, 204 (63,8% del totale) evidenziano una performance annuale sostanzialmente positiva (maggiore del 2,5%), 19 (5,9%) sono invariate (performance tra +2,5% e -2,5%), 71 (22,2%) negativa (inferiore a -2,5%) e 26 (8,1%) non consentono il calcolo della performance in quanto non quotate a fine 2004 o sospese a tempo indeterminato a fine anno.
  • Le azioni con la migliore performance annuale sono state Trevi Fin Industriale (+274,7%), Sopaf (+215,5%) e Ras Rsp (+207,6%); quelle con la performance peggiore Cell Therapeutics (-68,8%), Alitalia (-52,6%) e Data Service (-46,0%).
  • Tra le azioni del corrente paniere S&P/MIB 28 chiudono l’anno con una performance positiva (si segnalano Saipem +56,5%, Banca MPS +50,8% e Capitalia +47,1%), 2 invariate, 9 con una flessione (Telecom Italia –17,1%, Pirelli & C. –11,7%, Mondadori Editore -6,9%); il confronto non è possibile nel caso di Lottomatica  (formalmente ammessa a quotazione il 20 dicembre dopo l’incorporazione della precedente Lottomatica in New Games, che ne ha contestualmente assunto il nome). Tra le azioni del segmento Star si segnalano in positivo Biesse (+162,0%), Stefanel Rsp (+143,1%) e Dada (+141,6%), in negativo Trevisan Cometal (-24,9%), Negri Bossi (-24,3%) e Ima (-15,1%)

 

L’EVOLUZIONE DEL LISTINO

  • Il 2005 si chiude con 282 società quotate sui mercati di Borsa Italiana, 4 in più di quelle di fine 2004. Nel dettaglio si tratta di 88 società del segmento Blue Chip di MTA/MTAX (+3), 72 del segmento Star (invariate), 104 del segmento Standard (-4) e 18 di Mercato Expandi (+5). Su MTA/MTAX vi sono state 13 ammissioni di nuove società e 14 revoche. Sul Mercato Expandi 6 nuove società sono state ammesse a quotazione e una revocata. Il 29 dicembre è stata ammessa alle negoziazioni sul Mercato Expandi anche Kerself che inizierà le negoziazioni nel corso del 2006.
  • Le 19 nuove ammissioni di quest’anno (5 società nel segmento blue chip di MTA/MTAX, 3 sul segmento Star, 5 sul segmento standard e 6 sul Mercato Expandi) rappresentano il livello più elevato dal 2000 e portano a 178 le nuove società ammesse sui mercati borsistici negli ultimi otto anni, da quando cioè è attiva Borsa Italiana Spa. In 15 casi si è trattato di società approdate al listino dopo un collocamento con offerta pubblica (IPO).
  • Le 13 ammissioni di MTA/MTAX sono avvenute in 10 casi a seguito di un collocamento con offerta pubblica (Igd, Save, Toro, Banca Italease, Marr, Anima Sgr, Guala Closures, Eurotech, Safilo Group ed Eurofly), in un caso per una scissione da società già quotata (Valentino Fashion Group da Marzotto), in un caso per l’incorporazione di una società quotata (Lottomatica in New Games, che ne ha contestualmente assunto il nome) e in un caso per società con flottante già esistente (Parmalat). Sul Mercato Expandi 5 ammissioni (Monti Ascensori, Bioera, Tamburi Investment Partners, Caleffi e Apulia Prontoprestito) sono avvenute a seguito di collocamenti con offerta pubblica, una ha riguardato una società con flottante già esistente (Mondo Home Entertainment, le cui azioni erano state assegnate gratuitamente agli azionisti di Mondo TV).
  • Le 14 revoche di società quotate su MTA/MTAX sono state determinate in 5 casi dalla conclusione di offerte pubbliche di acquisto (Ericsson, Grandi Navi Veloci, Industrie Zignago S. Margherita, Procomac  e Roland Europe), in 5 casi dall’insussistenza dei requisiti per la quotazione a seguito di liquidazione o amministrazione straordinaria (Arcuati, Finmatica, Olcese, Parmalat Finanziaria e Tecnodiffusione), in un caso a seguito di richiesta dell’emittente estero (Volkswagen), in un caso a seguito di fusione in una società quotata su un mercato estero (Vicuron in Pfizer), in un caso a seguito di fusione in una società quotata (Tim in Telecom Italia) e in un caso a seguito di fusione in una società che è stata contestualmente ammessa a quotazione (Lottomatica in New Games. La revoca su Mercato Expandi (Ngp) è stata determinata dall’insussistenza dei requisiti per la quotazione.
  • A fronte di 7.099 ammissioni (il secondo dato di sempre dopo quello del 2001) e 6.197  revoche il numero di  covered warrant e certificates quotati su SeDex è salito a 3.923 (+29,9%).
  • Grazie a 10 nuove ammissioni, gli Etf quotati sono saliti da 20 a 30.
  • Sul Mot il numero di titoli di Stato quotati è sceso a 91, con 45 ammissioni e 50 revoche. A seguito di 71 ammissioni e 53 revoche, il numero complessivo delle obbligazioni a fine anno è salito a 307 strumenti. Eurobonds e ABSs, grazie a 15 ammissioni e 6 revoche, sono passati da 58 a 67.

IL MERCATO AZIONARIO

LA CAPITALIZZAZIONE

  • Il positivo andamento dei corsi e l’ammissione di nuove società ha determinato - per il terzo anno consecutivo - una crescita della capitalizzazione complessiva delle società domestiche quotate, che ha raggiunto i 681 miliardi di euro (581 a fine 2004) pari al 49,4% del Prodotto Interno Lordo (43,0%). Il dato di fine dicembre rappresenta il valore più elevato dal giugno 2001.
  • Nel dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 630,0 miliardi di euro per le società del segmento blue chip (539,7 a fine 2004), a 18,5 per quelle del segmento Star (15,1), a 25,0 per quelle del segmento Standard (20,7%) e a 7,3 per quelle di Mercato Expandi (5,3). Star e Mercato Expandi sono risultate le due aree a più forte tasso di crescita.
  • A fine novembre Borsa Italiana, con 646 miliardi di euro, si confermava al sesto posto in Europa per capitalizzazione delle società domestiche quotate, davanti a OMX (che raggruppa le borse danese, estone, finlandese, lettone, lituana e svedese, con 638 miliardi di euro) e  dietro a Londra (2.527 miliardi di euro), Euronext (che raggruppa le Borse belga, francese, olandese e portoghese, 2.160), Deutsche Börse (998), Madrid (867) e Swiss Exchange (776).
  • All’interno della Borsa-MTA il ranking di capitalizzazione tra i macro-settori, ha visto Finanziari confermarsi al primo posto (in crescita dal 39,2% di fine 2004 al 48,5%), davanti a Industriali (salito dal 23,1% al 26,4%) e a Servizi (sceso, anche in valore assoluto, dal 37,6% al 25,0%).

GLI SCAMBI DI AZIONI, SECURITISED DERIVATIVES ED ETF

  • Gli scambi complessivi sul sistema telematico di strumenti azionari, Etf e securitised derivatives hanno raggiunto i 53,0 milioni di contratti e 1.015 miliardi di euro di controvalore. La media giornaliera è stata di 208.000 contratti (+35,6% sul 2004) e di 4,0 miliardi di euro (+35,5%), nuovo massimo storico per il mercato italiano.
  • Gli scambi di azioni sono stati interessati da una forte crescita del controvalore (media giornaliera da 2,9 a 3,8 miliardi di euro, +31,1%, nettamente al di sopra del precedente massimo storico del 2000, pari a 3,4 miliardi di euro), la media giornaliera dei contratti è stata di 185.300, in crescita del 38,8%. Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto venerdì 16 dicembre (seduta di scadenza dei derivati), con un controvalore di 7,79 miliardi di euro (seconda seduta di sempre nella storia della Borsa italiana, dopo quella del 17 marzo 2000 a 8,03 miliardi di euro). Il mese più liquido è risultato ottobre, che con una media giornaliera di 4,56 miliardi di euro di controvalore è risultato il terzo mese della storia dopo febbraio e marzo 2000.
  • A livello di mercati e segmenti, il segmento blue chip ha evidenziato una media giornaliera di 152.500 contratti (+30,1% sul 2004) e 3,59 miliardi di euro (+28,5%), lo Star di 15.200 contratti (+136,1%) e 71 milioni di euro (+198,9%), lo Standard di 16.600 contratti (+80,3%) e 73 milioni di euro (+136,6%), Mercato Expandi di 564 contratti (+110,0%) e 4 milioni di euro (+115,8%).
  • La dimensione media dei contratti su azioni è risultata in flessione, passando da 21.400 a 20.300 euro (23.600 per le azioni blue chip, 4.600 per le Star, 4.400 per le standard e 6.900 per quelle di Mercato Expandi), a dimostrazione del maggiore interesse per il mercato da parte degli investitori retail.
  • Come già nel 2004, Eni è risultata l’azione più scambiata per controvalore, con un totale di 159,6 miliardi di euro (16,7% del totale), seguita da Telecom Italia (77,5 e 8,1%), Enel (73,8 e 7,8%) e Unicredito Italiano (72,9 e 7,6%). La prima azione non appartenente all’indice S&P/MIB, Telecom Italia Rsp, si posiziona al 12° posto con 20,5 miliardi di euro (2,2% del totale), la seconda, Banca Popolare Italiana, al 31° (4,9 e 0,5%).
  • In termini di contratti l’azione più scambiata è stata sempre Eni (seconda lo scorso anno) con 2,2 milioni di contratti (4,7% del totale), seguita a breve distanza da STMicroelectronics (in precedenza al primo posto) , con 2,1 milioni di contratti (4,5% del totale), Enel (1,7 e 3,6%), Telecom Italia (1,6 e 3,4%) e Unicredito Italiano (1,5 e 3,3%).
  • Una fortissima crescita ha interessato anche gli ETF che con 34,1 milioni di euro giornalieri (+171,6% rispetto alla media del 2004) e 1.400 contratti al giorno (+170,6%) hanno raggiunto nuovi massimi storici. Il mese con scambi più elevati è risultato ottobre (45,9 milioni di euro e 2.100 contratti di media giornaliera). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto giovedì 6 ottobre per i contratti (4.305) e venerdì 13 maggio per il controvalore (245,0 milioni di euro); in entrambi i casi i livelli raggiunti rappresentano i nuovi massimi storici del mercato italiano.
  • In base alla situazione aggiornata a fine novembre, il mercato borsistico italiano si distingue in ambito europeo per l’elevata liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dalla conferma dal primato in termini di turnover velocity, l’indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi telematici alla capitalizzazione - segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. La turnover velocity italiana era infatti pari a 147,5%, a fronte di 111,4 di Deutsche Börse, 98,3% della Borsa spagnola, 83,6% di OMX e 81,6% di Euronext. Evidenziando il più elevato tasso di crescita sul 2004, Borsa Italiana - con una media giornaliera di 3,8 miliardi di euro - ha confermato la quarta posizione in Europa per gli scambi di azioni sui sistemi telematici, davanti a Madrid (3,4), SWX-Virt-x (2,1) e OMX (2,1) e dietro a Euronext (7,0 miliardi di euro), Londra (6,1) e  Deutsche Börse (4,4). La situazione è ancora più positiva sul versante dei contratti, dove il mercato italiano - anche in questo caso quello con la crescita più elevata tra le principali Borse - ha superato Deutsche Börse, posizionandosi al terzo posto dopo Euronext e Londra. La forte crescita degli scambi di Etf ha portato il mercato italiano al primo posto in Europa per contratti conclusi sui sistemi telematici, mentre il Sedex è salito al primo posto anche per controvalore.
  • L’after hours ha fatto registrare scambi per 973mila contratti e per 7,3 miliardi di euro, con una media giornaliera in flessione dell’9,2% e del 5,9% rispetto al 2004. Il mese con scambi più elevati è risultato essere ottobre per i contratti (media giornaliera di 5.100) e gennaio per il controvalore (40,7 milioni di euro).

SEDEX

  • Anche gli scambi di covered warrant e certificates quotati su SeDeX sono stati interessati da una fortissima crescita del controvalore degli scambi, che è più che triplicato rispetto all’anno precedente e ha raggiunto un nuovo massimo storico. La media giornaliera è salita a 193,0 milioni di euro (+201,3% rispetto al 2004) e 16.300 contratti (+11,8%). Giovedì 6 ottobre è stato stabilito il nuovo massimo storico di scambi una singola seduta, con un controvalore di 383,5 milioni di euro.

L’IDEM

  • Anche per i derivati azionari il 2005 ha rappresentato un anno record, caratterizzato da una forte crescita dell’attività di negoziazione. Nel corso dell’anno sono stati scambiati 25,8 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 924,2 miliardi di euro. La media giornaliera di contratti standard è passata dai 71.099 dell’anno scorso a 101.327 (+42,5% sul 2004, l’incremento annuale più alto dal 2001) nuovo massimo storico del mercato Idem. Martedì 15 novembre è stato stabilito il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 332.710 contratti standard. La ripartizione in singoli strumenti vede una significativa crescita dei futures su azioni e delle opzioni su azioni. Il rapporto con gli scambi cash (anch’essi in forte crescita) è risultato stabile al 97%.
  • In ambito europeo, pur nel quadro di una realtà che vede i primi due principali mercati (Eurex e Euronext-Liffe) raggiungere circa il 90% del totale degli scambi, nel 2005 l’Idem è risultato il mercato con il migliore tasso di crescita dei contratti standard scambiati rispetto all’anno precedente.
  • L’open interest è cresciuto a un ritmo molto elevato: il dato medio dell’anno è pari a 2,56 milioni di contratti standard, in crescita del 37,5% sugli 1,86 del 2004. I tassi di crescita più elevati sono stati fatti registrare dai futures su azioni (+99,8%) e dalle opzioni su azioni (+33,7%). Giovedì 17 novembre è stato raggiunto il nuovo massimo storico di open interest a fine giornata, con un valore complessivo di 4.021.520 contratti standard.
  • I futures su S&P/MIB hanno fatto registrare una media giornaliera di 14.020 contratti standard (+8,2% sul 2004) e di 2,3 miliardi di euro di controvalore nozionale (+26,1%). Il mese di marzo, caratterizzato dalla scadenza trimestrale, è risultato il più liquido dell’anno, con una media giornaliera di 18.300 contratti standard e di 2,9 miliardi di euro di controvalore nozionale. Mercoledì 16 marzo è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 57.183 contratti standard.
  • Gli scambi sui miniFutures su S&P/MIB sono risultati complessivamente pari a 1,3 milioni di contratti standard e 42,2 miliardi di euro di controvalore nozionale, con una media giornaliera di 5.100 contratti standard (-12,4%) e 165,5 milioni di euro di controvalore nozionale (+2,5%).
  • Gli scambi di opzioni su indice hanno registrato una media giornaliera di 10.200 contratti standard (+17,7% rispetto all’anno 2004), e di 820 milioni di euro di controvalore nozionale (+37,9%). Mercoledì 19 ottobre è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 33.304 contratti standard.
  • Gli scambi di futures su azioni sono cresciuti del 246,2%, passando dai 6.700 contratti standard giornalieri del 2004 ai 23.400 del 2005 (nuovo massimo storico) e affermandosi come secondo strumento più trattato sull’Idem. In termini di controvalore si è passati dai 30,4 milioni di euro giornalieri del 2004 ai 132,3 del 2005 (+334,6%). Lunedì 14 novembre è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 248.642 contratti standard. A fine anno sono negoziati futures su 33 azioni sottostanti.
  • Gli scambi di opzioni su azioni sono cresciuti in termini di contratti standard, passati da una media giornaliera di 37.000 del 2004 ai 48.700 del 2005 (+31,8%, nuovo massimo storico) e in termini di controvalore nozionale passando da 142,9 a 214,1 milioni di euro (+49,8%). Gli scambi di opzioni su azioni si sono confermate lo strumento più negoziato dell’Idem in termini di contratti standard. A fine anno sono negoziate opzioni su 39 azioni sottostanti.

IL MOT

  • Gli scambi di titoli di Stato sono risultati pari a 108,7 miliardi di euro, con una media giornaliera di 426,2 milioni di euro, in calo del 21,4% rispetto al 2004. Gli scambi di obbligazioni sono saliti a 11,0 miliardi di euro, con una media giornaliera di 43,3 milioni di euro, + 52,2% sul 2004. Gli scambi di eurobonds e ABS dell’EuroMOT si sono attestati a 3,2 miliardi di euro, con una media giornaliera di 12,7 milioni di euro (-9,0% sul 2004).

LE OPERAZIONI DI COLLOCAMENTO

  • I flussi di investimento canalizzati attraverso la Borsa nel corso del 2005 tramite aumenti di capitale a pagamento e operazioni di collocamento hanno raggiunto i 18,9 miliardi di euro, dato in crescita per il terzo anno consecutivo, rispetto ai 6,6 miliardi del 2002, ai 12,6 miliardi del 2003 e ai 15,2 del 2004. In prospettiva storica, il livello del 2005 è il più elevato dal 1999 ed è il quarto degli ultimi 15 anni. L’importo complessivo affluito direttamente alle società quotate o di nuova ammissione è stato pari a 13,2 miliardi di euro, il secondo livello degli ultimi 15 anni dopo quello del 1999.
  • Nel 2005 le società quotate hanno effettuato 21 operazioni di aumento di capitale a pagamento (10 le società blue chip, 2 le Star e 9 le Standard), che hanno consentito alle società quotate di raccogliere 12,1 miliardi di euro (23 operazioni per 3,3 miliardi nel 2004). E’ significativo notare come le Pmi di MTA/MTAX abbiano raccolto il 12,1% del totale pur rappresentando solo il 7,4% della capitalizzazione.
  • Le tre maggiori operazioni del 2005 (che hanno raccolto complessivamente poco meno del 60% del totale) sono state realizzate da Fiat nei mesi di novembre e dicembre (3,0 miliardi di euro), da Unipol in ottobre  (2,6 miliardi) e dalla Banca Popolare Italiana in giugno-luglio (1,5 miliardi). Tra le altre operazioni hanno raccolto un ammontare superiori a 200 milioni di euro Pirelli & C. (1.062 milioni), Alitalia (1.006), Fastweb (800), Impregilo (650), Sias (335), Camfin (218). La dimensione media delle operazioni a pagamento, influenzata dalla dimensione di quelle maggiori, è stata pari a 574 milioni di euro (142 nel 2004), quella mediana a 149 milioni di euro (27 nel 2004). Le operazioni sono avvenute prevalentemente tramite emissione di sole azioni ordinarie (13 casi). In 3 casi si è avuto un collocamento di azioni ordinarie più warrant; in un caso di azioni ordinarie e privilegiate; in un caso di azioni ordinarie accompagnate da obbligazioni convertibili e warrant; in due casi sono state emesse obbligazioni convertibili, in uno warrant. L’operazione Fiat è stata caratterizzata dalla modalità di collocamento a fermo, in cui un consorzio di banche ha sottoscritto (in cambio di crediti) le azioni per offrirle successivamente in opzione agli azionisti.
  • L’aumento di capitale Fiat si colloca al quinto posto di sempre (primo dal 2001) per importo dell’operazione, quello di Unipol al settimo.
  • Accanto alle operazioni a pagamento sono state anche effettuate 3 operazioni a titolo gratuito (Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Premuda, Banca Ifis).
  • Le 18 operazioni di collocamento - al netto di due operazioni finalizzate al collocamento di quote di fondi immobiliari - hanno raccolto 6,8 miliardi di euro, dato in calo rispetto al 2004 (12,0) ma ancora in crescita rispetto ai due anni precedenti (rispettivamente 2,8 e 2,9 miliardi di euro nel 2003 e nel 2002). In 15 casi, per complessivi 2,6 miliardi di euro (lo stesso importo del 2004), si è trattato di collocamenti finalizzati a operazioni di Initial Public Offering (in ordine di data, Igd, Save, Toro, Banca Italease, Marr, Bioera, Monti Ascensori, Anima Sgr, Caleffi, Tamburi Investment Partners, Guala Closures, Eurotech, Safilo, Abulia Prontoprestito, Eurofly); in 2 casi, per 111 milioni, di operazioni di private placement di azioni di società già quotate presso investitori istituzionali (Acegas Aps e Azimut Holding); in un caso di offerta pubblica di vendita, per 4,1 miliardi (la quarta tranche della privatizzazione Enel).
  • Vi sono inoltre stati due casi di collocamenti di quote di fondi immobiliari (Berenice Fondo Uffici e Fondo Beta Immobiliare), per complessivi 465 milioni.
  • Le maggiori operazioni per controvalore nel 2005 sono state la quarta tranche Enel (7,6 miliardi di euro, il 60% del totale), seguita dai collocamenti finalizzati all'ammissione a quotazione di Toro (con un'Opv di 706 milioni di euro) e di Safilo (con un’Opvs di 686 milioni). Di dimensioni apprezzabili sono inoltre risultati le IPO di Banca Italease (190 milioni di euro), Marr (184), Guala Closures (163), Save (160) e Igd (152).
  • Nelle 16 operazioni con offerta pubblica è stata usata quattro volte la modalità di sola vendita (Opv), in tre casi la sola sottoscrizione di nuove azioni (Ops) e nei restanti 9 casi la tecnica mista dell’Opvs. E’ significativo notare come l’Ipo di Monti Ascensori (Opvs) sia stata indirizzata ai soli investitori istituzionali
  • Complessivamente il 64% circa del controvalore collocato è stato sottoscritto da investitori istituzionali. La restante parte (36%) è stata sottoscritta da investitori retail, con una quota del 13% sottoscritta dagli azionisti preesistenti di Enel in occasione del collocamento della quarta tranche, e quote minori intorno all’1% assegnate a dipendenti e altri soggetti.
  • Focalizzando l'attenzione sulle 15 operazioni di IPO, le azioni acquistate dagli investitori retail hanno rappresentato il 27% della raccolta complessiva (40% nel 2004), a fronte del 73% degli investitori istituzionali italiani ed esteri (60%). Scomponendo il contributo della componente retail, il 24% del controvalore complessivo è stato sottoscritto dal pubblico indistinto, meno dell’1% da dipendenti o soggetti collegati alle società emittenti e poco meno del 3% da altri soggetti beneficiari di tranches riservate.
  • Nelle operazioni di IPO, il capitale raccolto è affluito in misura quasi uguale agli azionisti che hanno ceduto le proprie partecipazioni (58% del totale, 87% nel 2004, 88% nel 2003) e alle società emittenti (42%, a fronte del 13% nel 2004 e del 12% nel 2003) per il finanziamento della propria crescita futura.
  • Il collocamento della quarta tranche Enel rappresenta la nona operazione di raccolta di tutti i tempi; l’Ipo di Toro è risultata l’undicesima operazione di collocamento finalizzato all’ammissione (la terza non collegata a operazioni di privatizzazione).
  • Gli investitori retail e istituzionali hanno dimostrato un buon interesse per le operazioni di collocamento: il dato medio di oversubscription (che misura il rapporto tra il numero di titoli domandati ed effettivamente assegnati) tra le IPO è stato pari a 5,1 (3,9 il dato mediano), un livello più che doppio di quello del 2004, con punte pari a 12,7 per Bioera, 12,6 per Banca Italease e 9,0 per Igd. La quarta tranche di Enel ha avuto richieste per 2,9 volte il numero di titoli offerti.

LE OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO

  • Nel corso dell’anno sono state realizzate 23 operazioni di offerta pubblica di acquisto per un totale di 19,8 miliardi di euro (19 operazioni per un valore di 0,5 miliardi nel 2004). Il dato complessivo rappresenta il secondo livello di tutti i tempi, inferiore al solo 1999 (55,5 miliardi).
  • Si è trattato in 8 casi di offerte di tipo volontario (5 nel 2004) e in 15 casi di offerte obbligatorie, di cui 4 di tipo residuale (14 nel 2004, di cui 4 residuali).
  • Le principali operazioni del 2005 sono state le Opa su Tim (azioni ordinarie e di risparmio) lanciata da Telecom Italia (13,8 miliardi di euro), quella su Ras (azioni ordinarie e di risparmio) lanciata da Allianz (2,7 miliardi) e quella su Edison (azioni ordinarie e warrant) lanciata da Transalpina Energia (2,6 miliardi). Seguono le Opa di Zi. Fi. Su Zignago (221 milioni) e quella di Telecom Italia Media sulle proprie azioni (148 milioni). Tutte le altre operazioni hanno avuto un controvalore inferiore a 100 milioni di euro.
  • L’opa di Telecom Italia su Tim è stata la seconda della storia del mercato italiano, preceduta solo dall’Opa su Telecom Italia del 1999; quelle su Ras ed Edison si collocano all’ottavo e al nono posto.
  • Due operazioni (Abn Amro Bank su Banca Antonveneta e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria su Bnl) non hanno raggiunto il minimo di adesioni richieste, e sono pertanto state ritirate. Due ulteriori operazioni, una volontaria una obbligatoria, di Banca Popolare Italiana su Banca Antonveneta sono state prima sospese e dichiarate decadute dalla Consob, in base alle carenze informative e alle violazioni della disciplina delle offerte pubbliche accertate.
  • A seguito delle operazioni di offerta pubblica di acquisto nel corso dell’anno sono state revocate 5 società (Ericsson, Grandi Navi Veloci, Industrie Zignago S. Margherita, Procomac  e Roland Europe), per una capitalizzazione complessiva al 30.12.2004, di 1,6 miliardi di euro, (pari allo 0,3% della capitalizzazione complessiva).

(Dati aggiornati al 29 dicembre)

Milano, 30 dicembre 2005

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