Bilancio Anno 2003

BORSA ITALIANA - BILANCIO ANNO 2003 (dati al 29 dicembre)

  • Indice MIB +14,3%, +30,3% dai Minimi di Marzo
  • Indice S&P/MIB +14,9%
  • Indice MIDEX +25,8%, +42,1% dai Minimi di Marzo
  • Indice NUMEX +25,7%, +47,6% dai Minimi di Marzo
  • La capitalizzazione sale a 485 miliardi di euro, pari al 37,4% del Pil
  • Sale il controvalore degli scambi per le azioni di Borsa e Nuovo Mercato, per After Hours ed EuroMOT
  • Crescita degli scambi dei derivati azionari e delle obbligazioni quotate sul Mot
  • Borsa Italiana Al quarto posto in Europa per scambi azionari sui sistemi telematici e al sesto posto per capitalizzazione delle società quotate
  • Borsa Italiana Al primo posto in Europa per Turnover Velocity
  • raccolti 0,6 miliardi di euro con 4 collocamenti finalizzati alla quotazione
  • 28 operazioni di aumento di capitale a pagamento, con una raccolta di 9,8 miliardi di euro
  • Restituiti al mercato 16,9 miliardi di euro con 32 Opa

 

L'ANDAMENTO DI INDICI E PREZZI

  • L'indice Mib ha chiuso a quota 19.374, con una crescita del 14,3% rispetto a fine 2002. Il massimo annuale è stato raggiunto giovedì 4 dicembre (19.946, +17,6% rispetto a fine 2002), il minimo mercoledì 12 marzo (14.867,-12,3%). Dal minimo di marzo, l'indice è cresciuto del 30,3%. La variazione giornaliera positiva più elevata (+3,1%) è stata registrata venerdì 14 marzo, quella negativa (-2,6%) lunedì 27 gennaio. Il mese con la miglior performance è stato aprile (+10,5%, la migliore dal febbraio 2000), quello con la peggiore marzo (-5,5%).
  • Fra gli indici continui, il Mibtel ha chiuso a +14,3%, il nuovo S&P/Mib a +14,9%, il Mib30 a +12,5% mentre il Midex (+25,8%) ha sovraperformato tutti gli altri indici della Borsa: dal minimo di marzo è cresciuto del 42,1%.
  • L'indice Numex del Nuovo Mercato ha chiuso a quota 1.644, con una crescita del 25,7% rispetto ai livelli di fine 2002. Il massimo annuale è stato raggiunto lunedì 1° dicembre (1.876, +43,4% rispetto a fine 2002), il minimo mercoledì 12 marzo (1.114, -14,8%). La variazione giornaliera positiva più elevata è stata registrata lunedì 1° dicembre (+5,0%), quella negativa lunedì 27 gennaio (-3,6%). L'indice continuo Numtel ha registrato una variazione annuale pari al 26,6%.
  • Il MibSTAR ha evidenziato un andamento più contenuto di quello dell'indice generale, con una crescita del 10,1%.
  • Delle 321 azioni quotate a fine anno, 212 (66,0% del totale) evidenziano una performance annuale sostanzialmente positiva (maggiore del 2,5%), 22 (6,9%) sono invariate (performance tra +2,5% e -2,5%), 68 (21,2%) negativa (inferiore a -2,5%) e 19 (5,9%) non consentono il calcolo della performance in quanto non quotate a fine 2002 o sospese a fine anno.
  • Le azioni con la migliore performance annuale sono state Sicc (210,0%), Snai (111,9%) e Poligrafica San Faustino (103,1%).
  • Tra le azioni del paniere S&P/Mib, 35 chiudono l'anno con una performance positiva (si segnalano Capitalia +88,8%, Bnl +80,9%, E.Biscom +73,5% e Gruppo Editoriale l'Espresso +65,9%, 2 con una flessione (Fiat -13,8%, Eni -0,7%), mentre per 3 casi (Autostrade, Banche Popolari Unite e Seat Pagine Gialle) si tratta di società di nuova ammissione.

L'ANDAMENTO DEL LISTINO

  • A fine 2003 le società quotate sui mercati di Borsa Italiana sono 279. Nel dettaglio 225 in Borsa, 43 sul Nuovo Mercato e 11 sul Mercato Expandi. In Borsa vi sono state 9 ammissioni di nuove società (in 1 caso a seguito di un trasferimento dal Mercato Expandi) e 21 revoche. Sul Nuovo Mercato 1 nuova società è stata ammessa e 3 sono state le revoche. Sul Mercato Expandi 1 nuova società è stata ammessa a quotazione, mentre 3 sono state revocate (in 1 caso per il passaggio alla Borsa).
  • Le 11 nuove ammissioni di quest'anno (1 società nel segmento STAR, 5 sul segmento blue chip, 3 sul segmento ordinario della Borsa, 1 sul Nuovo Mercato e 1 sul Mercato Expandi) portano a 149 le nuove società ammesse sui mercati borsistici negli ultimi sei anni, da quando cioè è attiva Borsa Italiana.
  • Le 9 ammissioni della Borsa sono avvenute in quattro casi a seguito di un collocamento con offerta pubblica (Meta, Hera, Isagro e Trevisan), in un caso per una scissione da società già quotata (Seat Pagine Gialle dalla precedente Seat Pagine Gialle, che ha contestualmente assunto la denominazione Telecom Italia Media), in un caso per la fusione di tre società già quotate (Banche Popolari Unite da Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino e Banca Popolare di Luino-Varese), in due casi per l'incorporazione di una società quotata (NewCo28-Autostrade e Spyglass-Seat Pagine Gialle) e in un caso per trasferimento dal Mercato Expandi (Banca Ifis). Sul Nuovo Mercato si è verificata una ammissione dovuta a incorporazione di una società precedentemente quotata (Versicor-Biosearch Italia), mentre sul Mercato Expandi l'ammissione di Ngp è stata determinata dalla scissione di Montefibre, quotata in Borsa.
  • Le 21 revoche di società quotate in Borsa sono state determinate in sei casi dall'incorporazione in altre società già quotate (Banco di Napoli in San Paolo Imi, Banca Agricola Mantovana in Banca Monte Paschi Siena, Banca Toscana in Banca Monte Paschi Siena, La Fondiaria in Sai, Pirelli Spa in Pirelli & C., Telecom Italia in Olivetti, che ne ha assunto il nome), in due casi dalla fusione in una nuova società (Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino in Banche Popolari Unite), in due casi dalla fusione in una società non quotata che è stata contestualmente ammessa a quotazione, assumendo il nome dell'incorporata (Autostrade e Seat Pagine Gialle), in undici casi dalla conclusione di offerte pubbliche di acquisto (Air Dolomiti, Calp, Dalmine, Esaote Biomedica, Ferretti, Italgas, Interbanca, Italdesign Giugiaro, La Rinascente, Saiag, Savino del Bene). Le tre revoche di società del Nuovo Mercato sono state determinate in un caso da fusione in società quotata (OnBanca-Unicredito Italiano), in un caso da fusione in società estera contestualmente ammessa a quotazione (Biosearch Italia - Versicor) e in un caso dall'insussistenza dei requisiti (Opengate). Le tre revoche di società del Mercato Expandi sono state determinate dalla conclusione di un'offerta pubblica di acquisto (Banca Popolare dell'Adriatico), dalla fusione in nuova società (Banca Popolare di Luino-Varese in Banche Popolari Unite) e dal trasferimento alla Borsa (Banca Ifis)

  • A fronte di 4.749 ammissioni e 5.726 revoche il numero di strumenti negoziati sul mercato dei covered warrant e dei certificates è pari a 2.594.

  • Sul Mot il numero di titoli di Stato quotati è pari a 100 strumenti con 50 ammissioni e 62 revoche. A seguito di 42 ammissioni e 66 revoche, il numero complessivo delle obbligazioni a fine anno è di 346 strumenti.
  • Significativa crescita per gli strumenti finanziari dell'EuroMot, che grazie a 29 ammissioni e 2 revoche, sono passati da 22 a 49.

IL MERCATO AZIONARIO

LA CAPITALIZZAZIONE

  • Il positivo andamento del mercato ha determinato, dopo due anni di flessione, una crescita della capitalizzazione complessiva delle società domestiche quotate, che ha raggiunto 484,8 miliardi di euro (458,0 a fine 2002) pari al 37,4% del Prodotto Interno Lordo.
  • Nel dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 472,0 miliardi di euro per la Borsa, (447,1 a fine 2002), a 8,2 per il Nuovo Mercato (6,4) e a 4,6 per il Mercato Expandi (4,5).
  • A fine novembre Borsa Italiana, con 487,6 miliardi di euro, si collocava al sesto posto in Europa per capitalizzazione delle società domestiche quotate, dietro a Londra (1.890,3 miliardi di euro), Euronext (1.614,9), Deutsche Börse (816,6), Swiss Exchange (564,6) e Madrid (544,6), davanti a Stoccolma (248,3) ed Helsinki (142,7). A livello internazionale il mercato italiano occupava l'undicesimo posto, dopo New York Stock Exchange (8.995,0 miliardi di euro), Nasdaq (2.422,4), Tokio (2.294,8), Toronto (715,1) e Hong Kong (566,9) e davanti a Australian Exchange (447,5), Taiwan (355,1) e Shanghai (335,4).
  • All'interno della Borsa, nel ranking tra i macro-settori, Finanziari (in crescita dal 34,9% del 2002 al 41,1%), ha superato Servizi (sceso dal 37,9% al 34,3%) e Industriali (da 24,8% a 22,0%).

GLI SCAMBI

  • Gli scambi complessivi sul sistema telematico di strumenti azionari e covered warrant hanno raggiunto 44,3 milioni di contratti e 693 miliardi di euro di controvalore. La media giornaliera è stata di 176.000 contratti e di 2,80 miliardi di euro (+6,2%).

  • Gli scambi nella fase diurna di azioni quotate in Borsa sono stati interessati da una crescita significativa del controvalore (media giornaliera da 2,45 a 2,60 miliardi di euro, +6,8%), la media giornaliera dei contratti è stata di 138.000. Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto venerdì 20 giugno (seduta di scadenza dei derivati), con un controvalore di 5,19 miliardi di euro. Il mese più liquido è risultato giugno, che con una media giornaliera di 3,23 miliardi di euro di controvalore è risultato il mese più scambiato a partire dal novembre 2000.

  • Grazie alla positiva fase finale dell'anno, anche gli scambi diurni di azioni del Nuovo Mercato sono cresciuti, passando da una media giornaliera di 39,4 milioni di euro di controvalore a 53,6 milioni di euro (+36,0%). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto lunedì 1° dicembre, con 525,5 milioni di euro di controvalore. Il mese più liquido è stato dicembre (media giornaliera di 192,8 milioni di euro e 22.600 contratti).
  • STMicroelectronics è risultata l'azione più scambiata per controvalore, con un totale di 97,0 miliardi di euro (14,3% del totale), seguita da Eni (75,4 e 11,1%), TIM (60,4 e 8,9%), Unicredito Italiano (46,6 e 6,9%) e Generali (42,8 e 6,3%). La prima azione del Nuovo Mercato, Tiscali, si posiziona al 22° posto con 6,7 miliardi di euro (1,0% del totale), la seconda, E.Biscom, al 28° (4,1 e 0,6%).

  • Anche in termini di contratti l'azione più scambiata è stata STMicroelectronics, con 4,5 milioni di contratti (11,6% del totale), seguita da Eni (1,8 e 4,6%), Generali (1,7 e 4,4%), TIM (1,5 e 3,9%) ed Enel (1,1 e 2,9%). Tiscali è al 13° posto con 0,8 milioni di contratti (2,1% del totale), E.Biscom al 19° (0,7 e 1,7%).

  • Gli scambi diurni di covered warrant e certificates quotati su MCW sono stati di 42,0 milioni di euro e 16.400 contratti giornalieri.

  • A fine novembre, Borsa Italiana - con una media giornaliera di 2,7 miliardi di euro - confermava la quarta posizione in Europa per gli scambi di azioni sui sistemi telematici, preceduta da Euronext (5,4 miliardi di euro), Londra (4,1) e Deutsche Börse (3,3), davanti a Madrid (1,9), SWX-Virt-x (1,6) e Stoccolma (0,8). Il mercato italiano si distingue in ambito europeo per l'elevata liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dal primato in termini di turnover velocity, l'indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione - segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. A fine novembre la turnover velocity italiana era infatti pari a 144,8%, a fronte di 113,4% di Deutsche Börse, 99,3% di Stoccolma e 98,6% di Madrid.
  • L'after hours ha fatto registrare scambi per 1,3 milioni di contratti e per 7,5 miliardi di euro, raggiungendo il nuovo massimo storico in termini di controvalore, la cui media giornaliera è salita dai 28,4 del 2002 ai 31,0 del 2003 (+8,8%). In un quadro che ha visto contratti e controvalore crescere gradualmente nel corso dell'anno, dicembre è risultato il mese con più scambi, con una media giornaliera di 7.100 contratti, mentre novembre in termini di controvalore, con 47,4 milioni di euro.

  • Gli scambi di ETF hanno raggiunto i 54.000 contratti e i 1,5 miliardi di euro, con una media giornaliera di 215 contratti e di 5,8 milioni di euro. Particolarmente significativa la crescita nelle ultime settimane, dopo l'ammissione a quotazione del primo ETF con sottostante domestico (indice S&P/Mib).

L'IDEM

  • Nel corso dell'anno sono stati scambiati 17,7 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 776 miliardi di euro. La media giornaliera di contratti standard è passata dai 68.443 dell'anno scorso a 70.516 (+3,0%). La ripartizione in singoli strumenti vede una crescita del miniFib, di IDEM stock futures e delle opzioni su azioni.
  • Il future sull'indice Mib30 ha fatto registrare una media giornaliera di 17.000 contratti standard e 2,1 miliardi di euro di controvalore nozionale. Il mese di marzo, caratterizzato anche dalla scadenza trimestrale, è risultato il più liquido, con una media giornaliera di 23.899 contratti standard e di 2,7 miliardi di euro di controvalore nozionale.
  • Il miniFIB ha evidenziato una crescita con riferimento tanto ai contratti standard (media giornaliera da 8.464 a 10.218, +20,7%) che al controvalore nozionale (media giornaliera da 231 milioni di euro a 252 milioni di euro). Il mese di marzo è inoltre risultato il più liquido della storia del miniFib, con una media giornaliera di 13.807 contratti standard e di 306,3 milioni di euro di controvalore nozionale.
  • Gli scambi di opzioni sull'indice Mib30 hanno ottenuto una media giornaliera di contratti standard pari a 9.900 e di controvalore pari a 0,6 miliardi di euro.
  • Gli scambi di opzioni su azioni sono cresciuti in termini di contratti standard, passando da una media giornaliera di 30.111 contratti del 2002 ai 31.500 del 2003. A fine anno sono negoziate 33 opzioni di cui due sottostanti del Nuovo Mercato (E.Biscom e Tiscali).
  • Gli scambi di IDEM stock futures sono cresciuti del 248,6%, passando dai 535 contratti standard giornalieri del 2002 ai 1.800 del 2003. In termini di controvalore si è passati dai 2,9 milioni di euro giornalieri del 2002 agli 8,2 del 2003. A fine 2003 sono quotati 12 IDEM stock futures con 8 nuovi strumenti ammessi nel corso dell'anno.

MOT ED EUROMOT

  • Gli scambi di titoli di Stato sono risultati pari a 133,3 miliardi di euro, con una media giornaliera di 531 milioni di euro. Gli scambi di obbligazioni quotate sul Mot sono cresciuti passando da 7,8 a 8,8 miliardi di euro, con una media giornaliera in crescita da 30,9 a 35,2 milioni di euro (+13,7%).

  • In forte crescita gli scambi sull'EuroMOT, passati da 2,3 a 3,7 miliardi di euro, con una media giornaliera salita da 9,1 a 14,7 milioni di euro (+ 61,1%). Maggio è risultato il mese con più scambi, con una media giornaliera di 20,8 milioni di euro e 815 contratti, nuovo massimo storico per l'EuroMot.

LE OPERAZIONI DI COLLOCAMENTO

  • Nel 2003 le società quotate hanno effettuato 28 operazioni di aumento di capitale a pagamento (24 in Borsa, 3 sul Nuovo Mercato e 1 sul Mercato Expandi), che hanno consentito alle società quotate di raccogliere 9,8 miliardi di euro. Il dato è in forte crescita rispetto al 2002, chiuso con 18 operazioni per 3,7 miliardi. Le maggiori tre operazioni del 2003 (che hanno raccolto complessivamente poco più della metà del totale) hanno avuto una raccolta al di sopra di 1 miliardo di euro e sono state realizzate da Edison nei mesi di febbraio e marzo (2,1 miliardi), da Fiat in luglio (1,8) e da Unipol in luglio-agosto (1,1). Tra le altre operazioni hanno raccolto ammontari superiori a 500 milioni di euro Pirelli & C. (812 milioni), Banca Popolare di Lodi (791), Banca Antonveneta (544) e Ifil (502). Seguono, con importi superiori a 100 milioni di euro e in ordine di controvalore, le operazioni realizzate da Banca Popolare dell'Emilia Romagna (Mercato Expandi), Banca Carige, E.Biscom (Nuovo Mercato), Ifi, Camfin, Aem Torino, Società Sportiva Lazio, Snia, Banca Popolare di Intra e Buzzi Unicem. Le altre operazioni (11) hanno raccolto risorse al di sotto della soglia di 100 milioni di euro. La dimensione media delle operazioni a pagamento, influenzata dalla dimensione di quelle maggiori, è stata pari a 352 milioni di euro (205 nel 2001), quella mediana a 108 milioni di euro (48 nel 2001). Le operazioni sono avvenute in 3 casi attraverso collocamento di obbligazioni convertibili, in 1 caso attraverso azioni ordinarie, di risparmio e obbligazioni convertibili, in 4 casi tramite azioni più warrant e negli altri 20 casi tramite emissione di sole azioni. Accanto alle operazioni a pagamento sono state anche effettuate 3 operazioni a titolo gratuito (Banca Popolare di Intra, Cattolica Assicurazioni e Meliorbanca).
  • Le 6 operazioni di collocamento - tutte realizzate da società quotate in Borsa - hanno raccolto 2,8 miliardi di euro (cifra sostanzialmente analoga a quella del 2002, pari a 2,9 miliardi).

Si è trattato di 4 casi di collocamenti finalizzati all'operazione di Initial Public Offering (Meta, Hera, Isagro e Trevisan), in 1 caso di un'offerta secondaria di obbligazioni convertibili (Enertad) e in 1 caso di collocamento presso investitori istituzionali (il collocamento di 400 milioni di azioni Enel riservato a Morgan Stanley da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, finalizzato alla rivendita dei titoli sul mercato). Le maggiori operazioni per controvalore collocato nel 2003 sono state il collocamento Enel (2,2 miliardi di euro, il 78% del totale) e il collocamento finalizzato all'ammissione a quotazione di Hera (Opv di 437 milioni di euro). Al di sotto di 100 milioni di euro si collocano le operazioni di Enertad (77), Meta (64), Trevisan (34) e Isagro (16).

Nelle 6 operazioni è stata usata tre volte la modalità di sola vendita (Opv, con solo private placement nel caso Enel), in un caso la sola sottoscrizione di nuove azioni (Ops) e nei restanti due casi la tecnica mista dell'Opvs.

  • Complessivamente il 90% circa del controvalore collocato è stato sottoscritto da investitori istituzionali. Focalizzando l'attenzione sulle sole 4 operazioni di IPO, le azioni acquistate dagli investitori retail hanno rappresentato il 41% della raccolta complessiva delle offerte pubbliche finalizzate alla quotazione di nuove società (31% nel 2002), a fronte del 59% degli investitori istituzionali italiani ed esteri (69%). Scomponendo il contributo della componente retail, il 22% del controvalore complessivo è stato sottoscritto dal pubblico indistinto, il 2% da dipendenti o soggetti collegati alle società emittenti e il 17% da altri soggetti beneficiari di tranches riservate (residenti, clienti di operatori di trading online, clienti, etc.).

  • Al contrario degli anni precedenti, la quota maggioritaria del capitale raccolto in occasione dell'ammissione a quotazione - l'88%, contro il 36% nel 2002 - è risultata di competenza degli azionisti che hanno ceduto le proprie partecipazioni. La restante parte (12%, contro il 64% nel 2002) è confluita direttamente alle società emittenti.
  • Secondo dati preliminari forniti da Dealogic, le risorse complessivamente raccolte in Italia rappresentano l'8% circa del controvalore delle operazioni realizzate nell'aggregato Europa-Middle East-Africa (99,3 miliardi di dollari). Il dato è inferiore solo a Germania (26%), Francia (18%) e Regno Unito (17%), e superiore a Svizzera (7%) e Olanda (5%).

LE OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO

  • Nel corso dell'anno sono state realizzate 32 operazioni di offerta pubblica di acquisto per un totale di 16,9 miliardi di euro. Dal 1992, anno di introduzione dell'Opa obbligatoria nell'ordinamento normativo italiano, il dato eguaglia il massimo storico del 1996 per numero di operazioni ed è secondo al solo anno 1999 per controvalore complessivo (oltre 55 miliardi di euro).

  • Il numero di strumenti finanziari oggetto di Opa è stato pari a 40. Con riferimento questi 40 strumenti, si è trattato in 22 casi di offerte di tipo volontario (16 nel 2002), in 17 casi di offerte obbligatorie, di cui 10 di tipo residuale (5 nel 2002, di cui 3 residuali) e in un caso di offerta preventiva (di tipo totalitario).

  • Le principali operazioni del 2003, con controvalore superiore al miliardo di euro, sono state le Opa lanciate nel dicembre 2002 (e concluse nel gennaio 2003) da Newco28 su Autostrade (6,5 miliardi) e da Eni su Italgas (2,5), e quella di giugno-luglio di Olivetti sulle azioni ordinarie e di risparmio Telecom Italia (complessivamente 5,3 miliardi). Controvalori superiori a 500 milioni hanno caratterizzato le Opa di Ras sulle proprie azioni ordinarie e di risparmio (complessivamente 709 milioni) e di Banca Popolare di Lodi su Banca Popolare di Cremona (637). Al di sopra di 100 milioni di euro si collocano le operazioni di Banca Antonveneta su Interbanca (sulle azioni ordinarie e obbligazioni convertibili, in febbraio-marzo per 339 milioni e in giugno-luglio per 245 milioni), di Wide Design su Italdesign Giugiaro (210) e di Bipielle Retail su Banco di Chiavari (106). Le altre 22 operazioni hanno avuto controvalore al di sotto di 100 milioni di euro. Una delle 32 operazioni non ha avuto successo (Newco Laser su Prima Industrie).

 

Milano, 30 dicembre 2003

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